Pagamento delle ferie: un incredibile paradosso

sabato 28 luglio 2012

Secondo il Ministero e secondo gli uffici di Ragioneria, la norma inserita nel
decreto sulla spending review entrato in vigore il 7 luglio sarebbe già
operativa da subito. Bloccati i pagamenti per i supplenti annuali, ma i docenti
nominati dai dirigenti hanno già riscosso mese per mese.

Le recenti disposizioni emanate dal Ministero in materia di pagamento delle
ferie del personale supplente stanno creando non poche perplessità in
moltissime scuole.

La disposizione riguarda l’applicazione immediata di quanto previsto dall’
ottavo comma dell’articolo 5 del decreto sulla spending review secondo cui le
ferie non fruite non sono in alcun modo monetizzabili.

Gli uffici delle ragionerie territoriali dello Stato hanno già informato le
scuole che per i supplenti nominati per l’anno intero dagli Uffici scolastici
provinciali il pagamento delle ferie maturate e non fruite è per il momento
sospeso in attesa che la situazione si chiarisca.

Ma questa soluzione crea una curiosa contraddizione.

Infatti ai supplenti temporanei nominati dal dirigente scolastico le ferie
maturate vengono liquidate mese dopo mese: in pratica un supplente che quest’
anno abbia svolto ogni mese supplenze di 15-20 giorni ha ricevuto mensilmente
il compenso per le ferie maturate e non godute nella misura di due giorni e
mezzo al mese circa (il numero varia al variare degli anni di servizio già
prestati).

A questo punto si verifica un evidente paradosso: chi ha svolto un incarico
continuativo dal 1° settembre al 30 giugno potrebbe vedersi negato il diritto
al pagamento delle ferie, mentre chi ha svolto supplenze saltuarie ha già
ricevuto il pagamento mese per mese.

La disparità di trattamento è talmente evidente che non c’è neppure bisogno di
insistere più di tanto sulla questione.

Ma i problemi si presenteranno il prossimo anno, soprattutto per le supplenze
temporanee di pochi giorni.

Facciamo un esempio semplice: il docente nominato dal dirigente scolastico per
una supplenza di 15 giorni potrà usufruire di un giorno di ferie durante il
periodo di nomina, ma da chi verrà sostituito quando si assenterà per usufruire
del giorno di ferie?

Già ora, per mille ragioni, le assenze brevi dei docenti titolari comportano
disfunzioni di vario genere, d’ora innanzi bisognerà mettere nel conto un
problema in più da affrontare.

Sembra davvero che chi ha introdotto nel decreto n. 95 questa disposizioni non
abbia la più pallida idea di come funzioni una scuola. Il dato curioso è che la
relazione tecnica allegata al provvedimento chiarisce che gli effetti in
termini di risparmio di spesa non sono quantificati in quanto stimabili solo a
consuntivo. In altre parole il disservizio è certo, ma il risparmio è del tutto
aleatorio.
di R.P. La Tecnica della Scuola, 27.7.2012

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