CONDANNATA A 16 ANNI LA PROPRIETA’ SVIZZERO-BELGA
RISARCITE LE VITTIME, I COMUNI, I SINDACATI, LE ASSOCIAZIONI
La sentenza del Tribunale di Torino in data 13/2/2012 ribadisce quanto istruito dal pool coordinato dal giudice Guariniello , che ha portato prima al rinvio a giudizio del padroni svizzero-belga della Eternit e ora alla loro condanna a 16 anni per “disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele antinfortunistiche sui luoghi di lavoro”.
Una sentenza che è una pietra miliare e che farà da apripista in Italia, nell'UE e nel mondo, soprattutto dove ancora si lavora e commercializza l’amianto e si uccidono lavoratori e popolazione, ad esempio in Francia, in Inghilterra, Brasile, Sud-Est Asiatico, Africa.
Il Comune di Casale Monferrato, sul cui territorio ha gravato lo stabilimento più grande e che ha avuto il maggior numero di vittime tra i suoi abitanti - in Italia 2200 morti e attuali 665 malati per patologie correlate all’amianto – ha ottenuto come iniziale risarcimento una provvisionale di 25 ML,oltre alla liquidazione dei danni in sede civile: il Comune di Cavagnolo ne ha ottenuti 4 ML; per i Comuni di Rubiera e Bagnoli il reato “ è estinto per prescrizione”; a ciascun parente delle vittime, una provvisionale di 30.000 E e liquidazione danni in sede civile; sono state liquidate provvisionali di 15 ML all’Inail e 70.000 a Medicina Democratica; 100.000 è il risarcimento dovuto a conclusione dei 3 gradi di giudizio alle associazioni ambientaliste e sindacali.
Questa memorabile sentenza è il parziale riconoscimento alle migliaia di vittime del “lavoro sporco e profittale“; il monito nei confronti di una logica padronale spietata che se ne frega della salute e della sicurezza di lavoratori e cittadinanza; lo sprone nel dare battaglia sui posti di lavoro e nel denunciare le inadempienze che portano alle malattie professionali, alle invalidità e alla morte.
La Confederazione Cobas, impegnata nella sfida per debellare la quotidiana “strage di innocenti”, plaude alla sentenza che rende giustizia alle vittime sacrificali dello sfruttamento capitalistico e ringrazia il dott. Guariniello per la dedizione che mette al servizio della collettività.
La Confederazione Cobas si impegna a divulgare la sentenza nei luoghi di lavoro e presso i Comuni, anche al fine di raccogliere le ulteriori denunce degli “ esposti amianto”, mettendo a disposizione i propri sportelli legali.
13 febbraio 2012 CONFEDERAZIONE COBAS
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