Giovedì 24 Maggio 2012 15:02
Dichiarazione di voto: i rappresentanti dei ricercatori in SA
esprimono giudizio negativo - e conseguente voto contrario
dei presenti alla seduta odierna - in merito alla ratifica dei
seguenti decreti, con i
motivi associati e con le rispettive argomentazioni:
[...]
DR n.723 - motivazione: SPEREQUAZIONE IMPORTO TASSA D'ISCRIZIONE
RISPETTO SIA ALLE ALTRE SEDI, CHE AI REDDITI DI RIFERIMENTO DEGLI
UTENTI COINVOLTI CHE ALL'EFFETTIVO IMPIEGO DI RISORSE D'ATENEO.
Non solo la tassa d'iscrizione ai TFA imposta nel decreto risulta la più alta in
Italia, con ben 3077,47 euro contro una media di 2565,32, ma anche ben
superiore a quelle stabilite dalle regioni limitrofe (Toscana con 2200,
Marche e Lazio con 2500) rendendo la nostra offerta molto poco attrattiva.
Bisogna ricordare inoltre che i TFA sono obbligatori per i neolaureati che
vogliono intraprendere la strada dell'insegnamento, che faticano a lavorare,
e per i quali quindi queste cifre rischiano di essere proibitive. “Far cassa”
sulle loro spalle per corsi i cui costi marginali a carico dell'ateneo sono
risibili, se non nulli, è iniquo e immorale. Anche il “range” coordinato dalla
CRUI, che per inciso non è stato rispettato da diversi atenei che ne danno
indicazioni discrepanti, ci sembra eccessivamente alto e inapplicabile.
Auspichiamo una pronta riformulazione dell'importo con conseguente
rettifica del bando.
Testo completo in
http://dl.dropbox.com/u/22403500/dichiarazione%20voto%20contro%20decreti.pdf
esprimono giudizio negativo - e conseguente voto contrario
dei presenti alla seduta odierna - in merito alla ratifica dei
seguenti decreti, con i
motivi associati e con le rispettive argomentazioni:
[...]
DR n.723 - motivazione: SPEREQUAZIONE IMPORTO TASSA D'ISCRIZIONE
RISPETTO SIA ALLE ALTRE SEDI, CHE AI REDDITI DI RIFERIMENTO DEGLI
UTENTI COINVOLTI CHE ALL'EFFETTIVO IMPIEGO DI RISORSE D'ATENEO.
Non solo la tassa d'iscrizione ai TFA imposta nel decreto risulta la più alta in
Italia, con ben 3077,47 euro contro una media di 2565,32, ma anche ben
superiore a quelle stabilite dalle regioni limitrofe (Toscana con 2200,
Marche e Lazio con 2500) rendendo la nostra offerta molto poco attrattiva.
Bisogna ricordare inoltre che i TFA sono obbligatori per i neolaureati che
vogliono intraprendere la strada dell'insegnamento, che faticano a lavorare,
e per i quali quindi queste cifre rischiano di essere proibitive. “Far cassa”
sulle loro spalle per corsi i cui costi marginali a carico dell'ateneo sono
risibili, se non nulli, è iniquo e immorale. Anche il “range” coordinato dalla
CRUI, che per inciso non è stato rispettato da diversi atenei che ne danno
indicazioni discrepanti, ci sembra eccessivamente alto e inapplicabile.
Auspichiamo una pronta riformulazione dell'importo con conseguente
rettifica del bando.
Testo completo in
http://dl.dropbox.com/u/22403500/dichiarazione%20voto%20contro%20decreti.pdf
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