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mercoledì 20 marzo 2013

Gli scatti vanno in pagamento


Un recupero degli scatti dovuti al licenziamento di 130.000 precari dalla scuola. Sono soldi che ci hanno tolto, con l'avallo dei sindacati concertativi e firmatari dal nostro stipendio integrativo, ma almeno li hanno recuparati dal MOF che piace tanto alla CGIL ed è la quota del fondo di istituto per premiare il "miglioramento" dell'offerta formativa, quelli che sanno fare i progetti più che la scuola.....
Un aumento medio di mille euro, 4 mila per la pensione 
 di Carlo Forte  

Via libera definitivo all'accordo per il recupero dei gradoni. Dopo l'ok della Corte dei conti ( si veda ItaliaOggi di martedì scorso) le parti hanno definitivamente sottoscritto il contratto per il recupero dell'utilità del 2011 ai fini della progressione economica di carriera.
E dunque gli effetti in busta paga dovrebbero vedersi al più tardi entro il mese di aprile prossimo. L'accordo è stato sottoscritto dai rappresentanti dei sindacati Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams ( la Cgil non lo ha firmato) e i rappresentanti dell'Aran. Va detto subito che tali benefici economici previsti dal contratto sottoscritto il 13 marzo valgono per tutti e, a regime, comportano un aumento della retribuzione annuale di circa 1000 euro con effetti a valere anche sulla pensione (circa 4mila euro in più). E il 30 gennaio è stata sottoscritta anche l'intesa che detta le regole per la distribuzione dei fondi alle scuole per il miglioramento dell'offerta formativa, decurtati dell'importo utile per finanziare la parte residua della somma necessaria al recupero dell'utilità del 2011 ai fini dei gradoni, sempre senza la firma della Cgil. L'entità delle risorse ammonta complessivamente a 924.040.000 euro e, per effetto dell'intesa, le scuole hanno ricevuto un acconto di 553,33 milioni di euro. I passaggi ai tavoli negoziali si sono resi necessari perché l'art. 9, comma 23, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 ha disposto che: «Per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) della scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti». L'intenzione del legislatore, infatti, era quella di introdurre un ritardo di tre anni nella maturazione degli scatti di anzianità. E ciò avrebbe comportato, a regime, una perdita secca di circa 1000 euro per ognuno degli anni del triennio, sia nella retribuzione che nella pensione. Con ulteriori decurtazioni della buonuscita. Gli effetti delle nuove disposizioni, però, sono stati mitigati da un successivo intervento legislativo, che ha ripristinato il recupero del 2010. Il tutto mediante l'utilizzo dei fondi inizialmente accantonati per finanziare il merito (si veda il decreto interministeriale 14 gennaio 2011 n. 3). Fondi derivanti dal taglio di circa 135mila posti di lavoro nella scuola, disposti tramite il piano programmatico dell'art.64 della legge 133/2008. Il ritardo, dunque, era già stato ridotto di un anno, grazie al recupero dell'utilità del 2010. Per il recupero del 2011, però, i soldi del merito sono risultati insufficienti. Anche perché buona parte delle disponibilità sono state utilizzate dal governo per retribuire i docenti di sostegno, autorizzati in deroga alle riduzioni di organico. E quindi, per trovare i fondi che mancavano, governo e sindacati hanno deciso a maggioranza di utilizzare una parte dei fondi previsti per finanziare lo straordinario dei docenti e degli Ata. In ciò utilizzando il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (Mof). Resta da vedere cosa succederà il prossimo anno, quando bisognerà individuare le risorse per finanziare il recupero del 2012, così da sanare definitivamente la questione. Allo stato attuale, infatti, permane comunque un ritardo di un anno nella maturazione dei gradoni derivante dalla inutilità del 2012 così come previsto dall'art.9 comma 23 del decreto legge 78/2010.

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