É arrivata l’ora della formazione degli organici di diritto per l’anno scolastico 2013-2014. È tutto scritto nella circolare n.10 del 21 marzo 2013. Neanche per il prossimo anno scolastico 2013-2014, come era stato da tempo annunciato, si darà attuazione al nuovo ordinamento delle classi di concorso
Mentre la riforma scolastica del secondo ciclo sta per entrare a regime, ancora il riordino delle classi di concorso, che avrebbe dovuto seguire di pari passo la riforma, langue nei meandri del palazzo di viale Trastevere. Tutto questo comporta che, da un anno a quell’altro, gli organici vengano formati con norme transitorie e le tabelle per l’assegnazione degli insegnamenti alle prime quattro classi delle scuole secondarie di secondo grado, saranno ancora una volta provvisorie. D'altronde la provvisorietà e l’incertezza, per quanto riguarda i provvedimenti sulla scuola, rappresentano, allo stato delle cose, l’unica cosa certa. Per lo meno questa provvisorietà è positiva, sotto l’aspetto della salvaguardia della titolarità dei docenti con più anzianità di servizio.
Ma cosa dice in concreto la circolare n.10 del 21/03/2013? Incominciamo con il dire che tutte le ore dei vari insegnamenti previsti nelle prime e seconde classi e nel quadro orario dei nuovi ordinamenti, saranno attribuite alle classi di concorso oggi esistenti e concorreranno, insieme alle ore delle classi successive, alla costituzione di cattedre orario interne alla scuola. La confluenza dei nuovi insegnamenti nelle vecchie classi di concorso è stata definita con delle tabelle allegate al Decreto specifico sugli organici. Se un nuovo insegnamento è riconducibile a più classi di concorso come già accadeva in passato per le cosiddette "classi di concorso atipiche", le relative ore concorrono a costituire cattedre interne in una di queste classi di concorso, tenendo conto che va salvaguardata per quanto possibile la titolarità dei docenti della scuola.
Pertanto in presenza di più titolari, al fine di salvaguardare la titolarità dei docenti della scuola, nell'attribuzione di queste ore si dovrà tenere conto del maggior punteggio nell'incrocio tra le specifiche graduatorie interne relative a queste classi di concorso. Quindi anche per il prossimo anno si sentirà parlare di classi di concorso atipiche e di graduatorie incrociate volte a rispettare l’anzianità di servizio.
Pertanto in presenza di più titolari, al fine di salvaguardare la titolarità dei docenti della scuola, nell'attribuzione di queste ore si dovrà tenere conto del maggior punteggio nell'incrocio tra le specifiche graduatorie interne relative a queste classi di concorso. Quindi anche per il prossimo anno si sentirà parlare di classi di concorso atipiche e di graduatorie incrociate volte a rispettare l’anzianità di servizio.
Per fare un esempio di classe di concorso atipica, parliamo della A049 matematica e fisica e della A047 matematica esistenti entrambe nei licei scientifici, per individuare il perdente posto di queste classi di concorso, bisognerà, visto l’atipicità, incrociare le due graduatorie e verificare chi ha il punteggio più basso, l’ultimo della graduatoria incrociata sarà il perdente posto.
C’è da dire anche che, in presenza di classi di concorso atipiche sono da salvaguardare i docenti che impartiscono l’insegnamento presente nell’indirizzo, nell’articolazione, nell’opzione, nonché nel curricolo adottato dalla scuola e non il primo in graduatoria, ma titolare di altro insegnamento non pertinente, come specificato dal Miur nel giugno 2012 con la nota 3714bis/12. Infine dobbiamo dire che in assenza di docenti soprannumerari nell’Istituto e di esubero provinciale nella classe di concorso, il Dirigente scolastico provvede ad assegnare le cattedre o ore in eccedenza sulla base dei criteri definiti dal Collegio docenti e concordandolo con l’ATP in relazione alla presenza, o meno, in provincia di precari inclusi nelle graduatorie ad esaurimento. É importante evidenziare che la scelta di tale assegnazione, non è più una prerogativa del DS, ma questa scelta deve tenere conto dei criteri votati in Collegio docenti. di Lucio Ficara La Tecnica della Scuola, 23.3.2013
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