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venerdì 31 maggio 2013

Mandato via da Terni il capo della DIGOS

Trasferito a Roma il dirigente della DIGOS Moreno Fernadez In Vaticano si direbbe :"PROMOVEATUR UT RIMOVEATUR"


il sig Fernandez è quello seduto a destra


Trasferimento per il dirigente della Digos della questura di Terni Moreno Fernandez che da lunedì prossimo ricoprirà un nuovo incarico alla questura di Roma. Il suo posto nel frattempo rimarrà vacante.
Intanto è in corso anche un’indagine della procura di Terni sul comportamento dello stesso Fernandez avvenuto negli ultimi mesi e che riguarderebbe il suo lavoro di investigatore nell’ambito di importanti inchieste, come quella che ha portato nel marzo del 2012 all’arresto di nove persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina tra cui sei curdi, arrestate nel marzo del 2012 proprio dalla squadra Digos in seguito ad un'indagine durata quasi un anno. 

Secondo le accuse queste fornivano agli immigrati, quasi tutti curdi, dietro pagamento, un pacchetto «tutto compreso» che gli garantiva viaggio, alloggio e un lavoro. Dopo averli istruiti sulle dichiarazioni da fare alle autorità italiane, anche con storie false di torture in realtà mai avvenute per ottenere l'asilo politico o permessi per motivi umanitari. I curdi avrebbero gestito con prestanomi e direttamente cinque kebab. All'epoca ordinanza di custodia cautelare anche per una collaboratrice di una scuola di formazione di Roma, accusata di avere consentito in cambio di soldi il rilascio a cittadini stranieri di abilitazioni per la conduzione di esercizi pubblici. Ma nell’ottobre scorso per tutti è caduta l’accusa di più grave, quella dell’associazione a delinquere. A deciderlo il giudice per le indagini preliminari Pierluigi Panariello dopo l'istanza del pm Elisabetta Massini. 

E dopo ci sarebbero state, secondo una prima ipotesi accusatoria, alcuni abusi nelle indagini e nelle intercettazioni telefoniche. E proprio su queste oggi lo stesso Fernandez dovrebbe essere interrogato al palazzo di giustizia di Corso del Popolo dal magistrato Elisabetta Massini. Nove le ipotesi di reato fatte dal pm. 



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