Pages

giovedì 30 maggio 2013

SOLIDARIETA' A FRANCO COPPOLI

La cronaca ternana del “Il Messaggero” del 14 Maggio 2013 riferisce che la
Magistrata Barbara di Giovannantonio  ha ricevuto una busta contenente minacce e 2 proiettili.
Nell’articolo si fa anche riferimento, pur senza citarne il nome, al Coordinatore Cobas di Terni, il Professor Franco Coppoli ed al processo relativo alla controversia del crocifisso, che il docente aveva tolto dalla parete dell’aula in cui faceva lezione: la Giudice, nel corso del dibattimento di primo grado, aveva rigettato la tesi, sostenuta dall’ insegnante, di una condotta discriminatoria del Dirigente Scolastico nei suoi confronti, quando quest’ultimo lo aveva sospeso dal servizio proprio a seguito di quell’episodio.
Questo riferimento suscita in che legge il sospetto di un possibile collegamento tra i due episodi e quindi induce il lettore implicitamente a considerare come possibile autore della lettera minatoria, ricevuta dalla Magistrata, proprio il Professor Coppoli.
Il giornalista de “ Il Messaggero “, messe da parte dignità personale e deontologia professionale, agisce al servizio di chi, a cominciare del suo “datore di lavoro” Caltagirone, trova grande fastidio nell’attività di chi si schiera in modo diretto ed efficace, sempre alla luce del sole, in difesa di diritti e beni comuni.
 “Il Messaggero” non è nuovo a queste cronache infamanti, frutto di un indirizzo politico teso a mettere in cattiva luce tutto quello che si muove in alternativa ai progetti della classe economica dominante e della casta politica. 
Il proprietario de “Il Messaggero”, Caltagirone, noto palazzinaro romano, sta promuovendo con ostinazione quotidiana una campagna tesa a criminalizzare il “Movimento per il diritto all’abitare”, che mette in discussione il suo soverchiante potere immobiliare, l’ulteriore cementificazione e sottrazione di suolo.
La stessa dichiarata ostilità colpisce il Forum dell’Acqua, vittorioso nel referendum del 2011, per l’attuale campagna sulla ripubblicizzazione di Acea.
Caltagirone, con il solo 13% delle azioni, controlla Acea, che, come è noto, è presente in Umbra Acque SPA, contribuendo in modo determinante all’aumento costante e sproporzionato delle tariffe dell’acqua a scapito dei cittadini umbri.
Sicuramente, Franco Coppoli dà molto fastidio a tutti i “ sacerdoti ” dell’ordine sociale esistente.
Allo stesso modo danno fastidio i movimenti ed i comitati di cittadini, che in modo sempre più massiccio ed insistente agiscono in difesa dei beni comuni, perché tutti i servizi pubblici siano sottratti al profitto dei privati e riconquistati dai cittadini, per l’affermazione di una società veramente laica.
Nel riaffermare il nostro impegno antifascista, la nostra volontà di difendere diritti e beni comuni, la nostra determinazione nel promuovere la liberazione sociale e culturale, dichiariamo fallito il tentativo di isolare socialmente e politicamente i sostenitori ed i promotori di questo genere di lotte a Terni ed in Umbria.
Come Sindacalismo di Base, comprendente Confederazione Cobas ed USB della provincia di Perugia,  come Comitato per la memoria storica e contro l’ingerenza clericale nella società civile “Pietro Castellini” e come Circolo Anarchico “Sana Utopia” esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata al Compagno Franco Coppoli.

 Perugia, 30 Maggio 2013

Nessun commento:

Posta un commento