Nell'articolo si fa riferimento all'episodio in cui al nostro Coordinatore Cobas di Terni(senza citarne il nome) la giudice ha rigettato il ricorso "per l'abuso del crocefisso nelle aule scolastiche", alludendo il sospetto di un collegamento tra i due episodi.
Il Messaggero non è nuovo a queste cronache infamanti, segno di un indirizzo politico prevalente, teso quantomeno a mettere in cattiva luce tutto quello che si muove in alternativa all'ipocrisia perbenista e ai poteri ossificati.
Il proprietario del Messaggero,Caltagirone noto palazzinaro romano, sta promuovendo con ostinazione quotidiana una campagna tesa a criminalizzare il " movimento per il diritto all'abitare" , che mette in discussione il suo soverchiante potere immobiliare, l'ulteriore
cementificazione e sottrazione di suolo.
Stessa dichiarata ostilità che colpisce il Forum dell'Acqua e il vincente referendum del 2011, per l'attuale campagna sulla ripubblicizzazione di Acea.. Caltagirone con il solo 13% delle azioni controlla Acea, a cui il sodale sindaco di Roma Alemanno, in vista delle elezioni comunali, ha di recente nominato AD di Acea un uomo di Caltagirone .
Per non parlare della costante denigrazione degli antifascisti ternani, rei di opporsi ai tentativi dei neofascisti locali di offendere la Resistenza e la Costituzione, spesso spalleggiati dai
corpi di polizia.
Nel mentre consigliamo al Messaggero di smettarla con questo trito indirizzo forcaiolo (visti i tanti infortuni giornalistici che producono perdita di credibilità e vendite) esprimiamo incondizionata solidarietà al compagno professoire Franco Coppoli - ai Cobas, Comitati per i beni comuni , agli antifascisti, ternani - insieme a l'impegno a non demordere nel promuovere liberazione sociale e culturale.
Roma 15.5.13 Confederazione Cobas
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