Il movimento di lotta nella logistica continua a crescere. L'ultimo sciopero generale del 15 maggio, infatti, ha visto coinvolti migliaia di lavoratori, dall'Interporto di Bologna, alla Cittadella della Logistica di Padova, a tutte le altre realtà della logistica: Bartolini, TNT, Artoni, GLS, DHL, SDA, STEF, IKEA e molti altri magazzini a Milano, Piacenza, Brescia, Bologna, Verona, Padova, Treviso, Torino, Ancona, Roma…
Poiché non sono riusciti a bloccare questo movimento con gli strumenti abituali della repressione padronale e poliziesca, adesso hanno fatto ricorso alla Commissione di “garanzia” per lo sciopero, che ha prontamente deliberato a favore dei padroni.
La Prefettura di Bologna (di propria iniziativa o … sollecitata ?) richiedeva alla Commissione di “garanzia” un parere “in termini di servizio pubblico essenziale” sulla lotta degli operai della Coop Work Project presso i magazzini Coop Trasporto Latte di Cadriano-Granarolo dell’Emilia (BO).
Per esprimere il proprio parere la Commissione di “garanzia” contattava i “soggetti coinvolti nel conflitto”, ossia: Granarolo S.p.a., Consorzio Sgb e Coop Trasporto Latte , Questura e Prefettura di Bologna. Contattava anche la Aster Coop, perchè apprendeva dalla stampa e da internet (???sì scrivono proprio così! ) anche della lotta degli operai della Soc. AsterCoop (appalti presso il magazzino di Centrale Adriatica di Anzola dell’Emilia (BO) (Lega Coop.).
Tra i “soggetti coinvolti nel conflitto” ovviamente non ci sono né il SI Cobas, nè gli operai di queste coop, che non sono mai stati contattati, neppure dopo una richiesta di audizione, dopo le prime indiscrezioni sulla stampa. Evidentemente la Commissione di “garanzia” “imparzialmente” ritiene che il padrone ha sempre … ragione e che è del tutto “di parte” e antidemocratico ascoltare gli operai e le loro organizzazioni sindacali.
Cosi il 13 maggio, la Commissione di “garanzia” ha deciso che gli operai di queste aziende dovranno rispettare il codice di “autoregolamentazione” dell'autotrasporto conto terzi, perché nei magazzini ci sono operazioni di scarico e carico di merce deperibile e di generi alimentari di prima necessità, per l’approvvigionamento della collettività ( in particolare, di mense, scuole, asili, cliniche e grande distribuzione).
Poco importa che a Bologna e in Emilia (non parliamo dell'Italia) non ci sia stata alcuna carenza di latte e che nei negozi fossero in vendita marche di latte diverse dalla Granarolo, che nessuna mensa di ospedale, ecc. abbia avuto problemi, che anche nel corso delle agitazioni i medicinali per le farmacie venissero lasciati transitare dagli operai in lotta.
Quello che importa è che si sancisca una limitazione del diritto di sciopero solo grazie ad un accordo tra Commissione di “garanzia”, Autorità e padronato, con l'approvazione del governo consociativo PD – PDL.
Oggi limitano il diritto di sciopero agli operai di queste aziende, domani a tutti gli operai della logistica, dopodomani lo limiteranno ancora di più a te. FERMIAMOLI !!
Partecipa alla manifestazione a Bologna, sabato 1 giugno, alle ore 15, partenza da piazza Nettuno.
Poiché non sono riusciti a bloccare questo movimento con gli strumenti abituali della repressione padronale e poliziesca, adesso hanno fatto ricorso alla Commissione di “garanzia” per lo sciopero, che ha prontamente deliberato a favore dei padroni.
La Prefettura di Bologna (di propria iniziativa o … sollecitata ?) richiedeva alla Commissione di “garanzia” un parere “in termini di servizio pubblico essenziale” sulla lotta degli operai della Coop Work Project presso i magazzini Coop Trasporto Latte di Cadriano-Granarolo dell’Emilia (BO).
Per esprimere il proprio parere la Commissione di “garanzia” contattava i “soggetti coinvolti nel conflitto”, ossia: Granarolo S.p.a., Consorzio Sgb e Coop Trasporto Latte , Questura e Prefettura di Bologna. Contattava anche la Aster Coop, perchè apprendeva dalla stampa e da internet (???sì scrivono proprio così! ) anche della lotta degli operai della Soc. AsterCoop (appalti presso il magazzino di Centrale Adriatica di Anzola dell’Emilia (BO) (Lega Coop.).
Tra i “soggetti coinvolti nel conflitto” ovviamente non ci sono né il SI Cobas, nè gli operai di queste coop, che non sono mai stati contattati, neppure dopo una richiesta di audizione, dopo le prime indiscrezioni sulla stampa. Evidentemente la Commissione di “garanzia” “imparzialmente” ritiene che il padrone ha sempre … ragione e che è del tutto “di parte” e antidemocratico ascoltare gli operai e le loro organizzazioni sindacali.
Cosi il 13 maggio, la Commissione di “garanzia” ha deciso che gli operai di queste aziende dovranno rispettare il codice di “autoregolamentazione” dell'autotrasporto conto terzi, perché nei magazzini ci sono operazioni di scarico e carico di merce deperibile e di generi alimentari di prima necessità, per l’approvvigionamento della collettività ( in particolare, di mense, scuole, asili, cliniche e grande distribuzione).
Poco importa che a Bologna e in Emilia (non parliamo dell'Italia) non ci sia stata alcuna carenza di latte e che nei negozi fossero in vendita marche di latte diverse dalla Granarolo, che nessuna mensa di ospedale, ecc. abbia avuto problemi, che anche nel corso delle agitazioni i medicinali per le farmacie venissero lasciati transitare dagli operai in lotta.
Quello che importa è che si sancisca una limitazione del diritto di sciopero solo grazie ad un accordo tra Commissione di “garanzia”, Autorità e padronato, con l'approvazione del governo consociativo PD – PDL.
Oggi limitano il diritto di sciopero agli operai di queste aziende, domani a tutti gli operai della logistica, dopodomani lo limiteranno ancora di più a te. FERMIAMOLI !!
Partecipa alla manifestazione a Bologna, sabato 1 giugno, alle ore 15, partenza da piazza Nettuno.
per il diritto di sciopero, per i diritti ai lavoratori, contro i licenziamenti politici degli operai …...
SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS
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