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venerdì 31 gennaio 2014

LA STRAGE DELL’ITALICUM. IL NUOVO CHE AVANZA E’ SOLO IL VECCHIO CHE RITORNA.


4 agosto 74, la strage dell'Italicus
L’Italicum di Renzi come la legge del fascista Acerbo (1923), come la legge truffa del democristiano De Gasperi (1953),  come la porcata del razzista Calderoli (2005): cioè cancellare la democrazia rappresentativa (una testa un voto ed eletti in proporzione ai voti ottenuti) per lasciare mano libera alle forze capitaliste e alle cordate politico affaristiche di Centro Destra e di Centro Sinistra che li rappresentano, con esecutivi forti e parlamenti addomesticati.
Se questo è il futuro, l’abbiamo già visto e sappiamo di cosa si tratta.
La Resistenza sarà ancora una volta necessaria, dura  e senza sconti per nessuno: “Loro hanno i soldi per comprarci, il lavoro per sfruttare, gli uomini armati per offenderci, la TV per imbrogliare. A noi non resta che ribellarci e non accettare il gioco dei questa loro libertà che per noi vale ben poco”.
Stanno facendo la scelta  di sbarrare il parlamento alle forze popolari, alle organizzazioni politiche radicali e rivoluzionarie, ciò può significare una sola cosa, che vogliono spostare tutto il conflitto sociale e di classe nelle piazze e nei luoghi di lavoro, dove i Renzi, i Berlusconi e i Marchionne pensano di avere la meglio poiché il proletariato è in ginocchio, senza rappresentanza, affamato dalla crisi e umiliato da chi la utilizza per accumulare ricchezza a danno degli ultimi.
Ad ogni lavoratore, giovane disoccupato, studente senza futuro, il compito di fare la propria parte e fargli intendere che il futuro sarà diverso da come lo immaginano.
Renzi non ha nulla di nuovo, neanche la faccia che sembra presa in prestito da Berlusconi di cui è il vero erede.
Il nuovo che avanza è solo il vecchio che ritorna, Renzi è solo il volto nuovo del vecchio capitale.
Avrebbe detto il più grande poeta dell’ottocento: “qui mira e qui ti specchia, secol superbo e sciocco, che il calle insino allora dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti, e volto addietro i passi, del ritornar ti vanti, e procedere il chiami”……”Libertà vai sognando, e servo a un tempo vuoi di novo il pensiero, sol per cui risorgemmo della barbarie in parte, e per cui solo si cresce in civiltà, che sola in meglio guida i pubblici fati.” (Giacomo Leopardi)
Associazione Cultura CASA ROSSA

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