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lunedì 20 gennaio 2014

Sì del Governo al decreto legge sugli scatti

da Tecnica della Scuola online
Sì del Governo al decreto legge sugli scatti

E’ arrivato il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto-legge che dirime la questione sugli `scatti´ di stipendio del personale della scuola. Il comunicato di Palazzo Chigi
Il decreto conferma lo stop alla restituzione degli scatti stipendiali del personale della scuola già percepiti nel 2013 con una trattenuta di 150 euro mensili. Stabilisce, inoltre, che non ci sarà retrocessione a una classe stipendiale inferiore per il personale della scuola che ne abbia acquisita una superiore nel 2013 in virtù dell’anzianità economica attribuita nello stesso anno.
Per maggiori approfondimenti leggi l'articolo di Reginaldo Palermo

Questo il testo del comunicato di Palazzo ChigiIl Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente, Enrico Letta, e dei ministri dell’istruzione università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, dell’economia e finanze, Fabrizio Saccomanni, e della pubblica amministrazione e semplificazione, Gianpiero D’Alia, un decreto legge in materia di retribuzioni per il personale della Scuola che demanda ad un’apposita sessione negoziale avviata dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il riconoscimento dell’anno 2012 ai fini della progressione stipendiale del personale della scuola (docente, educativo ed Ata). Nelle more della conclusione della sessione al personale interessato verrà mantenuto il trattamento economico corrisposto nell’anno 2013.
La procedura negoziale per il recupero dei mancati scatti è stata già utilizzata per gli anni precedenti al 2012 e viene finanziata con risparmi e risorse rinvenienti dal settore scolastico senza alcun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato. Il decreto prevede altresì, come già annunciato, che non venga comunque effettuata alcuna azione di recupero delle somme attribuite al personale della Scuola per progressioni stipendiali nell’anno 2013. Viene inoltre prevista, per l’anno 2014, la non applicazione al personale della Scuola, con riferimento alle progressioni stipendiali correlate all’anzianità di servizio, del limite ai trattamenti economici individuali introdotto dall’art. 9, comma 1, del decreto legge n. 78 del 2010, nella considerazione che, a legislazione vigente, la predetta annualità per il comparto scuola è già utile ai fini delle progressioni stipendiali.
                                                                                 
 Sugli scatti solo misure provvisorie
di R.P. da La Tecica della Scuola online

E' quanto lascia intendere lo stesso ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi 17 gennaio che parla di un decreto legge in materia di "disposizioni temporanee ed urgenti in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola”.

La stesura del testo dell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri deve essere stata particolarmente difficile, perché, contrariamente al solito, il programma dei lavori è stato reso noto solo nella mattinata odierna, due-tre
In effetti il primo punto all’ordine del giorno appare all’insegna dell’equilibrismo politico-economico: “Decreto legge: Disposizioni temporanee ed urgenti in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola”.
Non sfuggirà, per esempio, che non si parla di “modifica del DPR 122” come i sindacati stanno chiedendo anche se è molto probabile che, in concreto, il decreto legge che verrà adottato oggi faccia riferimento al provvedimento in questione.
Ma soprattutto lascia perplessi l’espressione “disposizioni temporanee” che sembra confermare proprio il fatto che il decreto non interverrà in modo strutturale sul meccanismo introdotto dal DL 78/2010 e successivamente confermato e anzi appesantito con provvedimenti successivi.
La sensazione è che il decreto legge che verrà approvato oggi conterrà disposizioni del tutto provvisorie finalizzate ad evitare il recupero degli aumenti già attribuiti, in attesa che venga sottoscritto il contratto nazionale che, inevitabilmente, dovrà attingere alle risorse del Fondo di Istituto.
E, a questo proposito, va detto che si parla con sempre maggiore insistenza di una decurtazione di non meno di 300 euro che corrisponderebbe ad un taglio di un buon 35%. Se poi il talglio sarà fatto con lo stesso criterio dello scorso anno e cioè penalizzando maggiormente le scuole del I ciclo e un po’ meno la secondaria di secondo grado, il risultato sarà pesantissimo: istituti comprensivi e direzioni didattiche avranno a disposizione poco più della metà di quanto avuto lo scorso anno.
In pratica, il decreto legge di oggi sarà una specie di “certificato di morte” dell’autonomia scolastica e della contrattazione di istituto.
ATA? Il testo del Decreto

Scatti stipendiali, vittoria su tutti i fronti (per i prof). Pagamento 2012, sblocco 2013 e ripristino 2014. Gli ATA? Il testo del Decretored - Oggi in Consiglio dei Ministri, il Governo ha approvato un Decreto che mette fine alla vicenda del recupero dei 150 euro dagli stipendi dei prof e non solo. Vittoria su tutti i fronti, ma mancano gli ATA. Con le reazioni da parte dei sindacati

Infatti, il Decreto pone le condizioni per il recupero degli scatti stipendiali del 2012 e 2013, che dovranno essere negoziati all'ARAN.
Per questi scatti viene accantonata la somma di 120 mln di euro provenienti dal fondo derivante dai risparmi provenienti dai tagli Gelmini. Il resto dovrà provenire dal taglio al fondo di istituto.
"Il Consiglio dei ministri  -  recita il comunicato del CdM -  ha approvato, su proposta del Presidente, Enrico Letta, e dei ministri dell'Istruzione università e ricerca, Maria Chiara Carrozza, dell'Economia e Finanze, Fabrizio Saccomanni, e della Pubblica amministrazione e Semplificazione, Gianpiero D'Alia, un decreto legge in materia di retribuzioni per il personale della Scuola che demanda ad un'apposita sessione negoziale il riconoscimento dell'anno 2012 ai fini della progressione stipendiale del personale della scuola (docente, educativo ed Ata)".
Il Decreto dà lo stop al prelievo dei 150 euro dagli stipendi ed evita, inoltre la doppia emissione per il reintegro delle somme sottratte. Stipendio gennaio 2014. 150 euro (eventualmente) decurtati, saranno recuperati con una emissione straordinaria
Inoltre, a sorpresa, il Decreto ripristina gli scatti stipendiali per il 2014
Leggiamo nel comma 4 del Decreto, "in relazione a quanto disposto dall'articolo 1, comma 1, lettera b), del Decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre n. 122, per il personale della scuola non trova applicazione per l'anno 2014, nell'ambito degli stanziamenti di bilancio relativi alle competenze stipendiali, l'articolo 9 comma 1 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come prorogato dall'articolo 1, comma 1, lettera a), del citato decreto del presidente della Repubblica . 122 del 2013"
Il testo, dunque, stabilisce che per il 2014 "non trova applicazione" il blocco previsto dalla Manovrina correttiva del 2010 (dl 78, misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria), che stabilisce - al comma 1 dell'articolo 9 - che il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti pubblici (compresi quelli della scuola) "non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l'anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati".
Infine, "il ministro dell'Economia - troviamo riportato alla fine del primo articolo - è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio".
ATA
Non è stata affrontata, invece, la questione relativa al personale ATA, relativamente alla restituzione della retribuzione per lo svolgimento delle mansioni superiori. Era attesa per oggi, infatti, una risoluzione alla questione, ma nel testo del Decreto non se ne fa menzione.

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