
Decine di persone hanno partecipato all'iniziativa, esprimendo il loro appoggio agli imputati e sostando accanto allo striscione con la scritta: “condannando l’antifascismo si legittimano odio e razzismo”
E’ stato fatto un giornale parlato e sono stati distribuiti volantini (in allegato) ribadendo che l’antifascismo non è un reato, nonostante l’atteggiamento della Questura di Terni.
Al processo sono stati sentiti quattro testimoni: Simone Guerra, assessore alla cultura del comune di Terni, Mauro Nannini, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, Silvano Ricci assessore ai LLPP e Franco Coppoli della Confederazione Cobas. Tutti i testi hanno confermato il carattere determinato ma pacifico della manifestazione. Inoltre sono stati acquisiti agli atti delle foto che vedevano tra i neofascisti romani partecipanti alla manifestazione dell’associazione di copertura “Istinto rapace” uno dei protagonisti del pestaggio degli studenti da parte dei militanti di Casapound a piazza Navona del 29 ottobre 2008.
La prossima udienza è stata fissata dal giudice Simona Tardelli il 17 settembre. La RAT preannuncia un altro presidio in solidarietà con gli imputati.
Terni 24 febbraio 2014 RAT-Rete Antifascista Ternana
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