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domenica 9 novembre 2014

NESSUN LICENZIAMENTO. ALL’AST-THYSSENKRUPP NESSUNO E’ IN ESUBERO

NO AL "LODO GUIDI"

Il patrimonio di lotte accumulate dagli operai di Terni negli ultimi mesi ha spostato un quadro già definito che portava alla chiusura dell’impianto a caldo della TK, al licenziamento diretto di 550 lavoratori e la messa in crisi dell’indotto.
Le lotte operaie  iniziate il 31 luglio con il blocco/bossnapping per 14 ore dell’AD morselli hanno spostato la mobilità annunciata permettendo al movimento e all’opposizione ai tagli di crescere: successivamente  i cortei notturni, il consiglio comunale aperto a tutti gli interventi, la presenza notturna davanti all’abitazione del capo del personale TK, i manganelli della polizia che hanno attaccato gli operai a Roma, il blocco della stazione ferroviaria e del raccordo della E45, hanno dato ai lavoratori e a chi li appoggia una radicalità che, da sola,  ha spostato in avanti i termini del conflitto. Forme  iniziali di lotta come lo sciopero a scacchiera che minimizza le perdite operaie e cerca di attaccare gli interessi padronali sono state sostitute da uno sciopero totale, con blocco delle merci in uscita che dura ormai da 20 giorni.
L’arroganza padronale di TK è arrivata sino a sequestrare per due settimane i salari operai.
A questo punto della vertenza è chiara a tutti  la necessità di durare un minuto più del padrone, mantenere l’unità dei lavoratori ed una piattaforma chiara e non trattabile: nessun licenziamento e mantenimento dei livelli produttivi di AST, nessun taglio alle ditte terze.
Per riuscire ad ottenere questo è necessario che la trattativa rivendichi i contenuti espressi dai lavoratori e che il ruolo del sindacato sia quello di rappresentare le istanze e la volontà  dei lavoratori e della città contro i licenziamenti, senza cedimenti al fronte padronale o governativo.
Quindi prima di tutto un NO ASSOLUTO E TOTALE al “Lodo guidi” che prevede 290 licenziamenti. Ci ricorda quella  trappola ormai tanto diffusa e cara a governo e padronato di annunciare a mezzo stampa tagli per 100 per ottenerne poi “solo” 50. Inoltre gli annunciati investimenti per 200 milioni non ci convincono in quanto non rappresentano una prospettiva di sviluppo ma sembrano costituiti in grossa parte dai costi del trasferimento della “linea della morte” da Torino a Terni. La firma del lodo Guidi sarebbe la sconfitta di questa lunga lotta, per gli operai  e per la città ed il suo futuro. Per questo qualsiasi decisone dovrà passare in assemblee di  lavoratori, aperte -per gli interventi-a tutti coloro che hanno solidarizzato con le lotte operaie.
Contrariamente serve un piano che si opponga qualsiasi licenziamento e garantisca volumi produttivi adeguati, che preveda investimenti su AST per l’innovazione tecnologica, che salvaguardi l’indotto e che garantisca la città e il territorio anche in termini ambientali
Riteniamo necessario continuare la lotta e come Comitato metteremo in atto tutte le azioni possibili per rafforzare la vertenza contro il piano TK e del Governo e per rilanciare il conflitto nel territorio non limitandosi solo alla fabbrica per aumentare il livello della mobilitazione.
Per questo rilanciamo questa settimana:
1.   Su come gestire la fase della trattative che si terrà da domani a Roma presso il MISE nel comitato ci sono due  posizioni:
·      Organizzare un presidio a Roma sotto il MISE per garantire la presenza dei lavoratori: l’appuntamento è il 10 novembre alle ore 15 alla stazione di Terni.
·      Rimanere nei presidi a Terni per discutere e confrontarsi: l’appuntamento è alle ore 17:00 davanti all’AST.

2.   Un’accampata (sullo stile di occupy) al centro della città per formare un laboratorio critico del conflitto ed uno spazio di socialità, confronto ed appoggio alle lotte
3.   L’organizzazione dello sciopero sociale generale europeo del 14 ottobre promosso dall’autorganizzazione e dal sindacalismo di base, cui ha aderito anche la Fiom.  A proposito di questo lanciamo un corteo regionale a Terni che parta dai cancelli dell’AST di viale Brin ed arrivi al centro della città dopo presidi al centro per l’impiego, in Prefettura ed in altri luoghi simbolici della città
4.   organizzare una mobilitazione operaia a Duisburg nella città della casa madre della multinazionale, con volantinaggio delle ragioni della lotta operaia ai compagni di lavoro TK tedeschi, organizzando una conferenza stampa ed un’assemblea pubblica per denunciare il comportamento vessatorio della multinazionale che in Germania cura molto la sua immagine, mentre in Italia -oltre ad essere responsabile della strage di Torino e dell’omicidio di 7 operai- sta cercando di chiudere l’impianto di Terni per logiche esclusive di profitto fregandosene ampiamente della responsabilità sociale dell’impresa, anzi ipotecando per interessi di bassa bottega il futuro di una città e dell’intera regione.
5.   un presidio/concerto musicale davanti ai cancelli della TK, per portare la solidarietà dei giovani ed appoggiare i presidi operai, organizzando sabato 15 novembre, in collaborazione con gruppi musicali ecc. un concerto-rave in appoggio/finanziamento delle lotte operaie e contro i licenziamenti
6.    rivendicare rispetto agli EELL un pacchetto di appoggio alle lotte in cui inserire: sospensione pagamento TASI, trasporti pubblici gratuiti per operai della TK e delle ditte terze in sciopero, blocco degli affitti e dei mutui presso le banche durante lo sciopero.


COMITATO OPERAI E CITTADINI PER L’AST

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