Sono tantissimi gli attestati di cordoglio e i ricordi del compagno Pino che da tutta Italia sono messi in rete e inviati alla Confederezione Cobas e alla sua famiglia. Ne abbiamo raccolti alcuni, volendo ancora una volta raccontare la sua vita e la sua militanza.
Ricordiamo che il funerale si svolgerà con cerimonia laica domenica 9 agosto alle ore 15 presso il cimitero di San Silvestro sul colle di Pescara (strada Vallelunga).
Di Pino ricordo il sorriso tra il sornione ed il malinconico, la sua parlata meticcia ed un senso ed una pratica di compagneria e di umanità che andavano oltre.
I suoi racconti sull'autonomia operaia, la sua storia contro la repressione, il lavoro con radio Onda d'Urto e nella confederazione Cobas, di cui è stato il portavoce.
A Brescia sono stato ospite a casa sua e di Fulvia, una casa piena di libri e di testimonianze di lotta, una casa aperta che stava per lasciare per andare verso il sole, a Pescara.
Ricordo la sua inseparabile cagna, con cui attraversava le notti di Brescia, come il bianco caldo di Muro leccese...
ciao amico e compagno
un abbraccio forte a Fulvia
dai compagni e dalle compagne di Terni
franco
Comunicato Csoa Askatasuna, csa Murazzi, infoshop Senza Pazienza - I compagni e le compagne del centro sociale Askatasuna, del Csa Murazzi, dell'infoshop Senza Pazienza sono vicini ai famigliari di Pino, ai compagni e alle compagne di radio Onda d'urto, alla confederazione Cobas per la grave perdita che ha colpito tutti noi.
Abbiamo conosciuto Pino agli inizi degli anni ottanta quand'era un compagno del centro di documentazione di Foggia “Luigi Pinto”, agli albori del coordinamento nazionale antimperialista e antinucleare. In quell'ambito unitario di tutte le forze dell'Autonomia Pino si faceva apprezzare per il lavoro di sintesi, realizzando tante volte proprio lui le piattaforme, i documenti, le mozioni del coordinamento stesso. A Comiso, a Voghera, e nelle tante battaglie antimperialiste e antinucleari di quegli anni ne abbiamo apprezzate le profonde qualità umane, la pazienza e la tenacia, messe a disposizione delle lotte e del conflitto.
Nel suo “girovagare” per l'Italia, per lavoro e per affetti, ha costruito le reti e le relazioni che gli hanno permesso di dar vita prima alla rivista “Incompatibili”, fino ad arrivare alla creazione, insieme ad altri, dei Cobas scuola.
Le nostre strade si sono spesso incrociate con la sua, nelle lotte nel mondo formazione, ma anche in altri luoghi, come per esempio la Valsusa.
Pino era un autonomo tra gli autonomi. Il nostro senso di appartenenza ce lo farà ritrovare al nostro fianco, su ogni barricata, dentro ai nostri cuori.
Nicoletta Dosio per il Movimento No Tav - Pino. L'ho conosciuto e, come tanti, gli ho voluto bene. Era anche lui un insegnante, Cobas, un compagno generoso, sensibile, colto della cultura che si sostanzia di vita e di impegno. Per questo era amato dai giovani, dalla gente semplice.
Se ripenso a Pino, rivedo il minuscolo appartamento, arrampicato in un quartiere popolare, in cui Pino mi ospitò, a Brescia, dopo una serata NO TAV: quelle stanze semplici, affastellate di libri, quaderni e volantini, gli assomigliavano.
Pino incontrò la Valle di Susa che lotta contro il TAV e fece sua questa lotta. In Valle venne più volte, fin dai primi anni 2000, con l'impegno militante e instancabile che lo contraddistingueva.
Lo ricordo a Venaus, a Susa e a Torino, a portare la solidarietà Cobas sui palchi delle manifestazioni NO TAV. Conobbe pure la Clarea, la nostra baita appena iniziata e già sequestrata.
Pino, anche il popolo NO TAV ti saluta e non ti dimenticherà. Un abbraccio solidale alla tua famiglia e ai compagni
Confederazione Cobas - IL COMPAGNO PINO GIAMPIETRO E' MORTO. Stamattina all'alba e morto Pino all'ospedale di Verona, dove era ricoverato per una grave malattia. E' morto un compagno valoroso,generoso e indomito. Una sorte avara ce lo ha portato via precocemente,mentre per ultimo stava prodigandosi a favore del popolo e della resistenza curda.
Lunga e feconda la storia della sua militanza, da giovane nei Circoli Lenin di Puglia, poi nell'autonomia operaia e infine nei Cobas, dove e' stato il primo portavoce nazionale.
AVREMO TEMPO PER TRACCIARE IL NOBILE CONTRIBUTO FORNITO DA PINO CAUSA DEI LAVORATORI E DEGLI OPPRESSI,ORA CI PREME L'URGENZA DI UNA RAPIDA COMUNICAZIONE ALLE MIGLIAIA DI COMPAGNE/I CHE L'HANNO CONOSCIUTO E STIMATO, DI ESPREIMERE LE CONDOGLIANZE E LA VICINANZA A SUA MOGLIE FULVIA E AI SUOI AFFETTI PIU' CARI, DI PARTECIPARE ALLE ESEQUIE CHE SI TERRANNO A PESCARA DOMENICA 9 AGOSTO. ADDIO PINO TI ABBIAMO VOLUTO BENE.
Radio Onda d'Urto - Con immenso dolore dobbiamo comunicare che nella notte tra mercoledì 5 e giovedì 6 agosto 2015 ci ha lasciati il compagno Pino Giampietro che da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale di Verona.
Pino, militante e dell’esecutivo nazionale della Confederazione Cobas, era arrivato a Brescia da Foggia all’inizio degli anni 80 per lavorare nella scuola, prima come insegnante di lettere precario e poi di ruolo alle serali, partecipando, a livello locale, all’esperienza politica dei “Compagni del Movimento” e a livello nazionale alla creazione del Coordinamento Nazionale antimperialista e antinucleare e al Coordinamento Nazionale Liberare tutti, impegnandosi nella battaglia contro la repressione, lui stesso colpito da un provvedimento di confino, e in quella contro i missili Cruise a Comiso e contro le centrali nucleari.
Dopo una parentesi a Bologna ed a Roma era ritornato nella nostra città dove aveva contribuito alla nascita della Confederazione Cobas ed allo sviluppo delle lotte e dell’autorganizzazione in diversi settori, dalla scuola agli autoferrotranvieri. In questo momento non riusciamo ad esprimere e a descrivere l’enorme perdita, umana e politica, che rappresenta la sua morte. Ciao Pino, ci mancherai tanto…
Ufficio di informazioni del Kurdistan in Italia (UIKI Onlus) e Rete Kurdistan - Ciao Pino sarai sempre con noi! Apprendiamo con profondo dolore della scomparsa del caro compagno Pino Giampietro, da tempo ricoverato all’ospedale di Verona.
Militante dell’esecutivo nazionale della Confederazione Cobas, da sempre vicino alla causa del popolo curdo e attivo nel promuovere con il proprio impegno iniziative di solidarietà, aveva contribuito alla nascita della Confederazione Cobas ed allo sviluppo delle lotte e dei lavoratori e delle lavoratrici in diversi settori, dalla scuola ai trasporti. Attivo nelle lotte contro la repressione, aveva dato un contributo fondamentale nelle battaglie contro il nucleare e i missili Cruise a Comiso.
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI Onlus) e Rete Kurdistan esprime vicinanza alla sua famiglia, alla moglie, alla Confederazione di COBAS e a tutti quelli che ne piangono la scomparsa.
Enrico per la redazione di Infoaut - A Pino. Tutti i compagni di qualche anno più vecchi, ricorderanno l'uomo che alle assemblee nazionali dell'Anti-Anti, l'assemblea nazionale antinucleare antimperialista, arrivava puntualmente con "Incompatibili", la rivista di movimento che si occupava dell'autorganizzazione sui luoghi di lavoro e non solo. La sua passione si sintetizzava anche nella caparbietà con la quale per anni ha messo la sua intelligenza e la sua forza organizzativa a servizio del movimento dando continuità ad una pubblicazione che certamente non si è stati capaci di valorizzare come sarebbe stato possibile.
Certo erano anni di resistenza dopo molte batoste e certamente sono le compagne ed i compagni come lui, che hanno sempre cercato di vedere e costruire la luce oltre il tunnel della disfatta dei movimenti, che hanno permesso alle generazioni successive di non dover ripartire completamente da zero. Gli interventi di Pino non erano mai scontati: la sua ironia consentiva a tutti sia di saper cogliere i momenti di inadeguatezza con un sorriso, ma anche a soppesare il retrogusto di amarezza di chi non si è mai rassegnato e che stimolava gli altri a lottare con maggiore caparbietà contro un nemico che era anche da comprendere attraverso le vie della conoscenza e dell'approfondimento.
E' stato un uomo con uno sguardo acuto, un uomo che rappresenta un punto di riferimento per comprendere che una scelta di vita può caratterizzare l'esistenza intera di chi dello slogan "senza giustizia nessuna pace" è stato capace di farne un modo di essere.
Con l'affetto di un compagno che ti ha sempre ascolato con l'attenzione di chi sa di aver ogni volta qualcosa da imparare...
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