Un grave atto di lesione della libertà di informazione sui referendum è stato realizzato nella notte tra il 16 e 17 maggio dal PDL locale.
Ieri sono stati allestiti dal comune di Terni i tabelloni per garantire la propaganda referendaria, sono 51 spazi a disposizione per la propaganda sui referendum sul nucleare, la privatizzazione dell'acqua ed il legittimo impedimento del 12 e 13 giugno.
Nella notte alcuni paladini della legalità a portare a casa hanno affisso abusivamente (almeno) in corso del popolo, in via Tito Oro nobili e vicino alla stazione FS, sugli spazi adibiti alla propaganda referendaria enormi manifesti politici del PDL che non c'entrano nulla con i referendum.
E' un atto prepotente e indecente oltre che illegale, che limita fortemente le libertà di informazione fatto da un partito, il PDL , che all'apparire di una scritta su un muro ha reazioni isteriche e spesso tira in ballo il decoro, la democrazia e tante altre ipocrite scuse. Non soddisfatto del silenzio sui referendum che il governo a livello centrale e la RAI stanno realizzando in violazione della norme, il PDL locale risponde alla pesante lezione politica che viene da Milano in maniera scomposta ed inaccettabile: con la censura e l’occupazione di spazi referendari, di spazi di democrazia.
Denunciamo pubblicamente questo comportamento gravemente lesivo della legge e delle libertà e chiediamo che vengano presi provvedimenti per garantire gli spazi referendari dalla censura e dalla affissione abusiva da parte del PDL.
Abbiamo già inoltrato regolare denuncia al comitato elettorale del comune di Terni.
Per la confederazione COBAS di Terni, prof. Franco Coppoli
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