Colpo di scena al Vinci: arriva l’ufficiale giudiziario con la notifica mentre sono in
corso le nomine
Nuovo colpo di scena nella vertenza dei precari della scuola esclusi dalle nomine per aver ottenuto, grazie a una sentenza, il pagamento di tutti gli arretrati relativi agli anni di attività svolti a tempo determinato. Ieri mattina lo stesso giudice del lavoro, su ricorso presentato dall’avvocato Giuseppina Coppolino, a nome di una dozzina di ricorrenti, ha emesso un provvedimento d’urgenza con il quale ordina al ministero della Pubblica istruzione di reinserire gli esclusi nelle rispettive graduatorie e nella posizione precedentemente occupata. L’ordinanza è stata notificata, sempre ieri mattina, da un ufficiale giudiziario, all’istituto Vinci, dov’erano in corso le nomine dell’area scientifica. Un fulmine a ciel sereno che ha costretto i dirigenti scolastici ad una riunione urgente per decidere il da farsi. Dunque è ancora caos. Anche perché il giudice del lavoro Susanna Mantovani nel suo dispositivo è estremamente chiara. Chiara anche nello smentire delle frasi attribuitele dal ministero e fatte proprie dal provveditorato agli studi. «Nelle sentenze passate in giudicato - ribadisce nel provvedimento - non è ravvisabile la locuzione “il carattere illecito dei contratti e vieta all’amministrazione di avvalersi nuovamente di quel lavoratore per il futuro”: frasi presenti nella comunicazione del Miur del 5 settembre.
Frasi utilizzate dall’amministrazione scolastica per escludere i ricorrenti dalle graduatorie in cui erano inseriti. Pertanto l’ordinanza del giudice così si conclude: «Accertata l’illegittimità
della esclusione dei ricorrenti, ordina al ministero di reinserire gli stessi nelle rispettive graduatorie. Fissa per la comparizione delle parti l’udienza del 25 settembre e dispone che i ricorrenti provvedano alla notifica del ricorso e del decreto all’amministrazione entro il 14
settembre». Come l’hanno presa i dirigenti del provveditorato che si sono visti arrivare l’ufficiale giudiziario? Non proprio bene, dal momento che si è trattato di un provvedimento del tutto inaspettato. Grande incertezza quindi proprio all’inizio delle lezioni scolastiche. Abbiamo cercato di parlare con il provveditore reggente Francesca Bianchessi. «So della decisione del giudice - c’ha risposto - ma ora ho da fare e la saluto». Intanto la procura ha aperto un’inchiesta a seguito di un esposto consegnato dall’avvocato Giuseppina Coppolino al procuratore capo Antonino Condorelli, che si sta occupando del caso.
(go) Gazzetta di Mantova
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