Pages

mercoledì 28 novembre 2012

Lettera aperta degli insegnanti dopo l'intervento di Monti alla trasmissione “Che tempo che fa”.

Caro Fabio Fazio,
non basta prevedere che le dichiarazioni di Monti avrebbero provocato un bel po' di polemiche. Quando qualcuno mente spudoratamente, in modo plateale, come Monti ha fatto, non si può sorridere immaginando il putiferio che seguirà. Si controbatte, si chiede un chiarimento. Questo mi sarei aspettata, almeno da Lei.
Non le risulta che la proposta del ministro Profumo era di aumentare le ore di lavoro frontale dei docenti da 18 a 24? Non 2 ore come sostenuto da Monti. Fino a prova contraria i ministri dovrebbero conoscere le percentuali.

1) 6 ore in più rappresentano il 33% di 18 ore.
2) Di fatto, le ore in più richieste non erano 6, ma almeno il doppio perché ad ogni ora di lavoro frontale corrisponde un lavoro sommerso che è almeno pari se non maggiore.
3) Senza essere dei tecnici della scuola, è facile capire che se con un orario di 18 ore un docente ha, in media, 4 classi, con 24 ore ne avrebbe 6, il che rappresenta non un incremento del 33% ma del 50%.
4) Si continua impunemente a misurare il lavoro dei docenti in termini di presenza a scuola, come se si misurasse il lavoro degli avvocati solo con la loro presenza in tribunale oppure degli ingegneri soltanto con la loro presenza in cantiere, oppure il suo lavoro, caro Fabio Fazio, con la sua presenza in studio.
5) Chi può credere che un incremento di ore, classi e studenti, potrebbe migliorare la qualità della formazione? Non avendo il coraggio di risparmiare apertamente su una conquista fondamentale dello stato sociale si cerca di far passare come un miglioramento un evidente taglio delle risorse disponibili. Tant’è vero che il problema è stato risolto facendo tagli su altri capitoli di spesa della scuola statale (ma non di quella delle scuole
paritarie).
6) Strumentale è stato Monti nel ridurre l'opposizione sociale che cresce nel mondo della scuola soltanto alla questione delle ore.
7) Monti, quello che straparla sempre di crescita, ha avuto anche il coraggio di presentare come conservatore il rifiuto dei docenti di incrementare l’orario di lavoro. Un incremento che produrrebbe un importante taglio di posti di lavoro (ai precari). Certo che c’è stata una indisponibilità dei docenti a questa stupidaggine economica. Non dico le percentuali, ma l’ABC dell’economia?
Ci aspettiamo diritto di replica. Cordiali saluti

SEGUONO CENTINAIA DI FIRME DI DOCENTI

Nessun commento:

Posta un commento