Il contratto attualmente vigente è scaduto a dicembre del 2009 ma il suo
rinnovo è stato bloccato, ormai da quattro anni, dai governi che si sono
succeduti Berlusconi e Monti.
Dal 2008 l’indice Istat è stato
sostituito dall’indice IPCA (europeo) come base di calcolo per i rinnovi contrattuali. L’indice IPCA (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell'Unione
Europea (sigla IPCA) ha registrato
un aumento dei prezzi di 11 punti
nel corso dei soliti 3 anni (gennaio2010 dicembre 2012) essendo passato dal 108,3 a 119,3. Questi dati
significano che se i nostri contratti avessero comportato il solo recupero
dell’inflazione lo stipendio di un lavoratore della scuola con uno stipendio di
1.500 euro (posizione stipendiale mediana tra i lavoratori della scuola)
avrebbe dovuto avere , a regime, un aumento di 165 euro.
Nei
tre anni, quindi, ciascun lavoratore avrebbe dovuto percepire 2.145 euro
l’anno, in tre anni 6.435 euro in meno di quanto lo stato avrebbe dovuto
pagarci solo per il recupero dell’inflazione ufficiale.
Questi dati sonono confermati nel loro
ordine di grandezza dai contratti firmati nei maggiori settori privati che
hanno avuto, negli ultimi mesi aumenti oscillanti dai 145 ai 165 euro mensili.
MA
QUANTO CI COSTERA’ BLOCCO IN TUTTO?
In molti non hanno considerato che il salto di un contratto è una
perdita irreversibile del nostro salario che si protrae e si accresce per tutta
la nostra vita lavorativa ed oltre. Questo anche perché la legge ha bloccato il
contratto prevede esplicitamente la clausola del non recupero. Perciò il
salario che non abbiamo avuto in questo triennio non solo non lo avremo in
futuro ma non ci sarà nemmeno come base di calcolo per i contratti futuri e,
importantissimo, come base di calcolo delle future pensioni.
Se proviamo a fare le proiezioni, i linea con i dati statistici
relativi, della perdita che subirà un lavoratore di 45 anni che prevedibilmente
dovrà lavorare altri 20 anni e vivere della propria pensione per altri 20
possiamo indicare l’ordine di grandezza della perdita complessiva per un
lavoratore della scuola in stipendio e pensione nel corso di almeno 40 anni.
La cifra
complessivamente perduta sarà dell’ordine di
85.800 euro
Si tratta di una cifra calcolata approssimata
per difetto proprio perché l’accrescimento del salario tabellare, come quello previsto dal contratto, ha un effetto cumulativo e progressivo
composto che non è facile calcolare.
Inoltre bisogna considerare che il
blocco del contratto è stato prolungato anche per l’anno in corso, ma è molto
probabile che, essendo il contratto triennale, il contratto venga ulteriormente per il triennio successivo con
che la perdita mensile, quella annuale e nell’arco dei 40 anni sarebbe almeno
raddoppiata.
INIZIATIVE DI LOTTA - SCIOPERARE SUBITO !!!
SE NON ORA QUANDO?
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