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sabato 23 novembre 2013

LA MALEDIZIONE DI BRUSHWOOD TORNA A COLPIRE "L'ESERCITO DEI BUONI". IL PM MANUELA COMODI INCIAMPA SULLE CONSULENZE, SE SI SARA' FATTA MALE CE LO DIRA' LA SEZIONE DISCIPLINARE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.

O c'è un disegno infernale contro le forze del bene ( come altrimenti si spiega la catena di episodi "negativi" che in poco tempo hanno colpito i capi di questo esercito della salvezza, prima la condanna a 14 anni, per spaccio, del Generale Ganzer, poi la Lorenzetti, indagata nella sanitopoli umbra e successivamente arrestata (a casa) per fatti connessi agli appalti per l'Alta Velocità, ora il Pubblico Ministero Comodi che finisce davanti alla disciplinatre del CSM accusata di danno all'erario), oppure non è come hanno tentato di raccontarcela e il bene e il male non sono esattamente distribuiti come i notiziari televisivi nazionali hanno detto la mattina del 23 ottobre 2007.
Leggiamo da umbriajournal.com ROMA : Sarà la Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura a occuparsi delle spese per la consulenza di oltre 180 mila euro, fatta liquidare dal pubblico ministero, Manuela Comodi, della Procura di Perugia, nella fase dibattimentale del processo per la morte di Meredith Kercher avvenuta nel capoluogo umbro il primo novembre del 2007. In particolare, il sostituto Manuela Comodi dovrà rendere conto al Csm di una spesa di 180.740 euro, di cui oltre 30.000 per l’Iva liquidata alla società ‘Nventa Id Srl’ e per una ricostruzione animata in 4D dell’ambientazione della scena del crimine.
Secondo quanto contestato al pm, Manuela Comodi, "la liquidazione veniva disposta con un visto a margine della fattura apposto tramite un timbro recante la formula di stile asserentela ritenuta regolarità della fornitura o congruenza dei prezzi, per altro interamente anticipati dall’erario il 30 giugno 2012″. Secondo l’accusa mossa al magistrato sarebbe stata "omessa la motivazione del decreto di pagamento e della conseguente mancata applicazione dei criteri e tabelle all’uopo predisposti per la corretta anticipazione della somma da liquidare". L’episodio avrebbe arrecato un danno ingiusto all’erario.
Comunque sia, se l'inferno è luogo di sofferenza, in terra si chiama carcere ma il diavolo non vi finisce mai, solo i poveri cristi, i giovani e tutti quelli che non se la fanno raccontare secondo i comodi di qualcuno.
Che siano Daschia e Fabrizio, riuniti a complottare da qualche parte, a creare questi "spiacevoli" scivoloni d' "immagine" al nostro esercito: "che ha le armi micidiali e il cuore pio, che reca costretto la 'morte' e non vorrebbe che portar la vita?"
Comitato 23 Ottobre

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