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venerdì 14 novembre 2014

SULLO SCIOPERO SOCIALE E IL CORTEO DEL 14 NOVEMBRE A TERNI

UOVA E CARTA IGIENICA CONTRO IL JOBS ACT ED IL
GOVERNO RENZI
Alcune centinaia di precari, studenti, disoccupati e lavoratori hanno partecipato stamattina al corteo promosso in occasione dello sciopero sociale europeo indetto dal sindacalismo di base e dall’autorganizzazione contro il Jobs act e le politiche economiche e sociali del governo Renzi e dell’U.E.
La fase centrale della protesta si è avuta davanti al centro per l’impiego dove sono state lanciate uova e carta igienica contro la riforma del lavoro ( il cosiddetto Jobs act) ed il governo Renzi.
Successivamente una folta delegazione è stata ricevuta dal Prefetto per esporre le ragioni della protesta in un incontro che è durato oltre un’ora.
La manifestazione era iniziata davanti ai cancelli dell’AST-Thyssenkrupp, la fabbrica presidiata dai lavoratori in sciopero da ormai 23 giorni contro i centinaia di licenziamenti annunciati dalla multinazionale dell’acciaio.
Si sono alternati all’assemblea interventi che hanno ribadito la necessità di  collegamento delle lotte tra i lavoratori della fabbrica e le nuove figure del lavoro precario e precarizzato.  Negli interventi è stato contestato l’attacco padronale e governativo ai salari, ai diritti dei lavoratori (con la cancellazione dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori) ai beni comuni come scuola, sanità trasporti, acqua ed ambiente, la contrarietà alla riforma Fornero ma soprattutto alla legge finanziaria e alla riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs act che precarizzerà in maniera definitiva, oltre alle condizioni lavorative, anche il futuro e la vita dei giovani e dei disoccupati. Inoltre sono state  espresse preoccupazioni per le derive neofasciste e razziste che tentano di innescare una guerra tra i poveri contro i migranti, fomentando razzismo e xenofobia e spostando su di loro la responsabilità della crisi che è dei padroni, delle banche, delle politiche neoliberiste di governo e UE.
Dopo l’assemblea il corteo, composto da qualche centinaio di persone si ha sostato davanti alla lapide dell’operaio Luigi Trastulli, ucciso il 17 marzo 1949 durante una manifestazione contro l’entrata dell’Italia nella NATO per poi fermarsi davanti al presidio operaio davanti alla ILSERV, con ancora evidenti tracce della rabbia operaia, che ha incendiato il portone e occupato gli uffici della multinazionale che gestisce la logistica all’interno dell’acciaieria e che ha messo in cassa integrazione oltre 300 operai. E’ stata portata solidarietà ai due operai licenziati per aver contestato, nella sede di Confindustria, l’AD dell’azienda, garantendo loro anche la tutela legale.
Successivamente il corteo è arrivato alla stazione ferroviaria per poi fermarsi in presidio  davanti al centro per l’impiego, dove con uova e carta igienica si è contestato il Jobs act e la legge finanziaria.
Infine il corteo si è spostato sotto la Prefettura, dove c’è stato l’incontro col Prefetto per presentare al Governo le ragioni della protesta.


IL COORDINAMENTO PER LO SCIOPERO SOCIALE DEL 14 NOVEMBRE

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