Insieme a Mario erano giudicati per lo stesso reato altri 5 giovani, per i qualio il PM chiedeva 2 anni per uno di loro e 8 mesi per gli altri 4 , che la corte invece ha mandato assolti.
Mario risulta dunque l'unico condannato (insieme ad un trentenne, a 4 mesi) dei 23 arrestati il 14 dicembre 2010 con il reato di " resistenza" ! Le altre 3 corti che hanno mandato assolti 21 giovani ben hanno fatto di fronte a prove inesistenti, le stesse che mancavano anche per Mario, che invece è stato traformato in capro espiatorio su cui scaricare " le colpe" riguardo all'insorgenza giovanile in merito alle misure coercitive ed antipopolari dei governi.
Nella mentalità codina che continua ad albergare tra gli inquirenti, residua la cinicità di questa obbrobriosa sentenza intesa anche a " far ricadere sui figli le colpe dei padri".
Mario è figlio di Vincenzo, storico antifascista e protagonista negli ultimi 45 anni dei movimenti antagonisti che hanno cercato e tutt'ora cercano , anche per tramite della Confederazione Cobas, di contribuire al riscatto di questo dolente paese e alla trasformazione radicale della società.
Dunque una sentenza vieppiù reazionaria e punitiva per la storia passata e presente, tesa a condionarne il futuro.
A fronte di siffatta bestialità, la Confederazione Cobas esprime a Mario e Vincenzo incondizionata solidarietà ed affetto, per sconfiggere ovunque similari sentenze e per contribuire alla libertà di tutte/i.
CONFEDERAZIONE COBAS
Nessun commento:
Posta un commento