Lo scorso venerdì sera il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge su quota 100 e reddito di cittadinanza (https://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Embedded/Documenti/2019/01/19/DL_testo%2018%20gennaio%20h%.pdf)
Questi i punti principali della norma relativi a quota 100.
1)
Non ci saranno penalizzazioni. Chi andrà in pensione con quota 100
prenderà esattamente la pensione maturata con il sistema contributivo o misto fino all'anno scolastico del
pensionamento.
2) Nei prossimi anni il requisito anagrafico dei 62 anni non verrà innalzato in base all'aumento dell'aspettativa di vita (art. 14, comma 1).
3)
I requisiti (62 anni di età e 38 anni di contributi) potranno essere
maturati entro il 31 dicembre dell'anno in cui si va in pensione; per
esempio, entro il 31 dicembre 2019 per chi andrà in pensione il 1 settembre 2019 (art. 14, comma 7).
4) Per il 2019 si riapriranno i termini per la domanda di pensionamento, che scadranno il 28 febbraio (art. 14, comma 7).
5) "Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente
alla predetta data" (art. 14, comma 1). Per esempio se un docente
maturerà i requisiti 62 e 38 nel 2019 ma, dopo essersi fatta fare una
previsione, vorrebbe una pensione più alta di quella prevista, potrà
andare in pensione nel 2022, a 65 anni, senza dover aspettare i 67 e 3
mesi della legge Fornero. O ancora, se un docente maturerà i requisiti
62 e 38 nel 2021 e vorrà andare in pensione con un importo più alto di
quello previsto, potrà andare in pensione due anni dopo, nel 2023, a 64
anni, senza dover aspettare i 67 anni e 6 mesi previsti dalla legge
Fornero.
6) Chi vorrà ricevere subito i primi 30000 euro
della buonuscita, potrà chiedere un finanziamento a una banca o a una
finanziaria; i relativi interessi saranno pagati per l'80% dallo Stato
(art. 23, commi 2 e 3).
7) Chi invece per prendere la buonuscita
aspetterà di aver maturato i requisiti per la pensione previsti dalla
legge Fornero, ossia 67 anni oppure 42 anni e 10 mesi di contributi
(uomini) o 41 e 10 mesi di contributi (donne), avrà diritto ad una
riduzione dell'IRPEF (tasse) sulla prima rata di 50000 euro. La
riduzione delle tasse andrà dall'1,5% (buonuscita dopo un anno dal
pensionamento) al 7,5% (buonuscita dopo cinque anni dal pensionamento)
(art. 24, comma 1).
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