Aggressione turca ai combattenti curdi

martedì 28 luglio 2015

I media italiani parlano espressamente di guerra tra  Ankara e PKK, in realtà di tratta di una aggressione pianificata in sede USA-NATO  contro il caposaldo curdo, che ha assunto un ruolo internazionale in quanto unico combattente contro l'ISIS, in un crescendo di apprezzamento e simpatie universali.
I pianificati raid turchi  contro le popolazioni  e le postazioni dei combattenti curdi, avvengono all'indomani dell'accordo sul " nucleare iraniano" : una accelerazione, quella turca, concordata anche con  l'Arabia Saudita (e altri golfisti) nel tentativo di contrastare l'accresciuto peso dell'Iran nel medio oriente.
A ciò si aggiunge la richiesta  turca di una urgente convocazione della nato per il 28/7  ,   invocando l'art.4 del trattato che prevede " l'intervento NATO qualora sia messa in pericolo la sicurezza e l’integrità territoriale di un suo stato membro".
Scenari di guerra in medio oriente che vanno aggravandosi velocemente , che meritano la massima attenzione e mobilitazione a sostegno di chi combatte per liberarsi dal giogo degli  USA-NATO, delle petromonarchie e dei regimi autoritari.

            CONFEDERAZIONE  COBAS

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