I media italiani parlano
espressamente di guerra tra Ankara e PKK, in realtà di tratta di una
aggressione pianificata in sede USA-NATO contro il caposaldo curdo, che
ha assunto un ruolo internazionale in quanto unico combattente contro l'ISIS,
in un crescendo di apprezzamento e simpatie universali.
I pianificati raid
turchi contro le popolazioni e le postazioni dei combattenti curdi,
avvengono all'indomani dell'accordo sul " nucleare iraniano" : una
accelerazione, quella turca, concordata anche con l'Arabia Saudita (e
altri golfisti) nel tentativo di contrastare l'accresciuto peso dell'Iran nel
medio oriente.
A ciò si aggiunge la
richiesta turca di una urgente convocazione della nato per il 28/7
, invocando l'art.4 del trattato che prevede " l'intervento NATO qualora sia messa in pericolo la sicurezza e l’integrità
territoriale di un suo stato membro".
Scenari di guerra in
medio oriente che vanno aggravandosi velocemente , che meritano la massima
attenzione e mobilitazione a sostegno di chi combatte per liberarsi dal giogo
degli USA-NATO, delle petromonarchie e dei regimi autoritari.
CONFEDERAZIONE COBAS