INDISPONIBILITA' per SOMMINISTRAZIONE e CORREZIONE. Atto di rimostranza scritta ai sensi dell'art. art. art 17 DPR 3/57

venerdì 21 aprile 2023

 Al Dirigente Scolastico

e, p. c. alle RSU


Oggetto: attività collegate alle prove di valutazione INVALSI 2023.

INDISPONIBILITA' per SOMMINISTRAZIONE e CORREZIONE.

Atto di rimostranza scritta ai sensi dell'art. art. art 17 DPR 3/57

___ sottoscritt__ docent__ in relazione alla somministrazione delle prove INVALSI previste per i giorni 3, 5 e 9 maggio 2023 ed al presunto obbligo delle/dei docenti di partecipare a vario titolo a tale adempimento, dichiarano la propria indisponibilità alla somministrazione e/o correzione delle prove INVALSI in quanto:

  1. (nel caso in cui il Collegio Docenti non abbia deliberato in merito alle prove INVALSI, altrimenti eliminare questo punto 1)

non è stata sottoposta al voto del Collegio docenti l’adesione alle prove INVALSI, adesione decisa unicamente dal Dirigente Scolastico nell’atto dell’iscrizione della scuola alle prove stesse, mentre la normativa prevede che il Dirigente Scolastico debba esercitare i propri poteri nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali (comma 2, art 25 del D.L.vo n° 165/2001). Si vedano, a tale riguardo, l’articolo 4, comma 4 del DPR n° 275/1999 (Regolamento Autonomia) e l’articolo 7, commi 2 e 4 del D.L.vo n° 297/1994 (Testo Unico Istruzione) nei quali sono chiaramente previsti i poteri del Collegio dei Docenti;

  1. il Contratto Nazionale di Lavoro non prevede alcun obbligo di collaborare ad attività di questo tipo (che non rientrano né nella funzione docente né tra altri obblighi di servizio), mentre prevede, invece, che il Piano annuale delle attività, “comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal Collegio dei docenti” (art. 28, comma 4 CCNL Scuola 2007);

  2. la Legge delega n° 53/2003, il decreto sull’Invalsi, il D.Lgs. n° 59/2004 e il CCNL Scuola non prevedono in alcun modo l’obbligo per il personale docente di somministrare i Test Invalsi o che l’Invalsi possa utilizzare i docenti per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali;

  3. la presunta obbligatorietà dichiarata nella Nota MIUR 6830 del 18.10.2011 è del tutto contraddittoria, in quanto:

    1. le prove INVALSI sono a tutti gli effetti attività aggiuntive, come asserito anche nella suddetta nota che invita a riconoscere con il FIS le attività connesse alla rilevazione;

nessuna attività aggiuntiva nella scuola può essere attivata senza il parere favorevole del Collegio dei Docenti e senza essere quindi inserita nel PTOF d’Istituto (art. 7, comma 2, del Testo Unico sulla scuola);

    1. le Note ministeriali non hanno nessun valore imperativo in quanto esprimono esclusivamente un parere e non vincolano addirittura né la stessa autorità che l'ha emanata né gli uffici gerarchicamente sottordinati (sentenza della Corte di Cassazione n° 23031/2007);

  1. visto quanto normato dal così detto Decreto Scuola, decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 214 del 12 settembre 2013), coordinato con la legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128, articolo 14 comma 1 lettera a, rilevato che le citate prove dell'Invalsi hanno dunque delle ricadute dirette sullo status giuridico, sulle attività e sulla prestazione lavorativa del personale scolastico

Inoltre, ___ sottoscritt__ docent__,

  1. esprimono un giudizio negativo sulle prove INVALSI, in quanto le stesse non si presentano solamente come strumenti esterni di rilevazione degli apprendimenti, ma interferiscono nell’atto didattico-educativo e rappresentano uno strumento che, in vista delle rilevazioni, modifica l’attività didattica e le sue metodologie proponendo una standardizzazione degli insegnamenti e mettendo in secondo piano le capacità di analisi, sintesi ed elaborazione critica degli allievi;

  2. ribadiscono che ciascun docente ha facoltà, nelle proprie ore di lezione, di decidere quali attività debbano essere svolte (sulla base del PTOF d’Istituto e della programmazione annuale e settimanale) senza che chicchessia possa imporre altre attività prive dell’adesione dell’insegnante e della delibera del Collegio dei Docenti e/o che possa sostituire tali docenti con altre/i di classi/materie non coinvolte nella rilevazione INVALSI;

  3. ricordano che qualsiasi atto che tenti di imporre attività di insegnamento è in palese contrasto con la guarentigia della “Libertà di insegnamento” prevista dall’articolo 33 della nostra Costituzione;

  4. ricordano ancora che nessun docente può essere obbligata/o a far svolgere le prove nel proprio orario di servizio, destinato ad altre attività già programmate, approvate e inserite nel PTOF e programmate dalla/o stessa/o docente, né, tanto meno potrà essere sostituita/o da altri docenti, poiché se ciò accadesse sarebbe un grave attacco alla libertà di insegnamento e si potrebbe delineare il reato di interruzione di Pubblico Servizio;

  5. rilevano che il PTOF del nostro Istituto non prevede alcuna attività riconducibile all’INVALSI, né per i docenti, né per gli studenti; (da verificare, altrimenti eliminare questo punto)

  6. a tale proposito ricordano che le famiglie non sono state informate in merito al momento dell’iscrizione e che molta confusione è stata fatta tra anonimato e privacy, che sono, anche giuridicamente, ambiti ben differenti.

Tutto ciò premesso __ sottoscritt___ insegnanti ritengono, quindi, che qualsiasi tentativo di imposizione di un obbligo della somministrazione/correzione delle prove costituisca una grave violazione delle prerogative del Collegio dei Docenti e della libertà di insegnamento delle/dei singole/i insegnanti ed avvalendosi delle prerogative stabilite dalla normativa vigente

Dichiara/no

di NON ESSERE DISPONIBILE/I a partecipare in nessun modo alla SOMMINISTRAZIONE delle prove INVALSI, di non essere disponibile/i a rinunciare alle proprie ore disciplinari di lezione per lo svolgimento delle prove INVALSI stesse, di NON ESSERE DISPONIBILE/I ad alcuna attività di CORREZIONE e/o TABULAZIONE e che nelle stesse date verrà svolta l’attività didattica programmata o si aderirà agli scioperi, legittimamente indetti, senza poter essere sostituiti.

Tutto ciò premesso lo/la/i sottoscritt__ presenta rimostranza scritta, alla circolare ……….. ai sensi dell'art. art. art 17 DPR 3/57,  avverso la sua esecuzione.

Data firma





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