Come sindacato di base presente in un ente previdenziale (INPDAP, ora assorbito da INPS), abbiamo da qualche anno intrapreso un’analisi del sistema pensionistico del nostro paese.
Tenendo sullo sfondo le ripetute modifiche attuate dal 1992 ad oggi, che hanno portato alla riduzione progressivamente crescente dei trattamenti pensionistici, abbiamo cercato di studiare il sistema nel suo insieme, evidenziando le sue deviazioni ed avendo come obiettivo di dimostrare come, con pochi provvedimenti ispirati a principi di maggiore equità, si potrebbe ottenere un sistema più giusto e recuperare ingenti mezzi da utilizzare per il risanamento finanziario, per il Welfare, per il bene pubblico.
Abbiamo così prodotto, da circa 5 anni a oggi, una serie di documenti contenenti delle proposte ragionate ed innovative, che nel corso degli anni abbiamo avuto modo di affinare con dimostrazioni e tabelle attendibili.
In quest’ultimo studio, che qui vi proponiamo, la nostra analisi si basa interamente su dati ufficiali, che sono quelli diffusi di recente da INPS e quindi i risultati numerici ottenuti sono in relazione non a deduzioni empiriche, ma ai valori ed agli importi effettivi.
Essi confermano, comunque, tutte le nostre analisi precedenti e la conferma riguarda il fatto che la distribuzione del reddito (a partire da quello pensionistico) in Italia è fortemente sbilanciata verso i ceti che hanno alti redditi, che la tendenza degli ultimi anni è quella ad accentuare assurdamente ancora di più questa differenze e che, soprattutto, tale condizione contribuisce non poco ad aggravare il “blocco” dell’economia del nostro paese, il che a sua volta peggiora la sua posizione nei confronti della crisi internazionale in atto.
Con molta modestia abbiamo messo a disposizione queste proposte, consci dei nostri limiti, in quanto non possiamo considerarci né raffinati economisti, né sommi esperti di finanza pubblica, ma anche consapevoli della forza del nostro semplice ragionamento, che a nostro modesto parere ci sembra difficile da smentire.
Come tali mettiamo a disposizione queste idee, semplici e chiare, a chi vorrà approfondirle e restiamo pronti a dibatterne in qualsiasi sede.
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