ILVA: PRIMA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 2 AGOSTO

mercoledì 1 agosto 2012

I sindacati Cgil, Cisl e Uil preparano per il 2 agosto una processione storica alla
quale hanno invitato tutti: operai, famiglie, sindaci con i gonfaloni, religiosi,
commercianti, artigiani, e così via, “perché se chiude l’Ilva ne risente tutta la
città”! Alla manifestazione circense parteciperanno i pluripremiati capipagliacci:
Camusso, Bonanni, Angeletti.
Il presidente dell’Ilva Bruno Ferrante assicura in conferenza stampa “che siamo
disponibili al dialogo e il Gruppo Riva resterà a Taranto”. I Riva non hanno
interesse a perdere i profitti che accumulano giorno per giorno a Taranto sulla pelle
e sulla salute degli operai.
Corrado Clini, ministro per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, dice in
parlamento che “è tutto da verificare se ci sia una reale connessione fra gli
scarichi dell’Ilva e l’inquinamento del territorio e le morti e malattie registrate
in quel territorio e che il governo farà di tutto affinché l’Ilva rimanga aperta”.
Negando ciò che eminenti scienziati ormai testimoniano, appunto quella stretta
“connessione”, si è assicurato una pensione d’oro a vita pagata dai Riva.
La Chiesa di Taranto organizza per la sera del 1° agosto una fiaccolata per tenere
alta la luce “su una questione tanto importante come quella dell’Ilva”. E il
monsignore Stefano Santoro, dopo aver ricordato la visita di papa Giovanni Paolo II
(che prima si intrattenne con i dirigenti della fabbrica e poi pranzò con gli operai
in una mensa tirata a lucido per l’occasione), invita tutti a stemperare gli animi e
a dare una risposta illuminata e non irata. Gli unici veramente irati sono gli
operai, quindi è a loro che si rivolge. È impaurito (e non è l’unico) che gli operai
si ribellino ai sindacati e cerchino la strada per organizzarsi in maniera
indipendente.
I componenti del movimento ambientalista tarantino Altamarea vogliono anch’essi una
bella processione, infatti temono “possibili infiltrazioni nella manifestazione”. Il
presidente di Altamarea, Biagio De Marzo, scrive al prefetto di Taranto che “abbiamo
raccolto voci circa la sussistenza di seri rischi di “contaminazione” durante le
prossime manifestazioni a Taranto ed in particolare sulla presenza di black block che
potrebbero mettere a ferro e fuoco la città già parecchio preoccupata per quanto sta
accadendo. Chiediamo di voler verificare l’attendibilità di tali voci e di valutare
l’opportunità di emanare opportune misure in via preventiva vietando l’ingresso in
città di “estranei”, sotto qualunque veste, in particolare nei giorni dal 1° al 3
agosto”. Pur di apparire i primi della classe nella difesa dell’ambiente invocano il
ritorno al feudalesimo e al fascismo!
E gli operai? Gli operai, nel corso dell’assemblea interna tenuta in mattinata in
fabbrica, attaccano duramente i dirigenti sindacali, locali e territoriali, di
connivenza continua, pluridecennale, con i padroni della fabbrica, prima lo Stato,
poi i Riva, e di voluto menefreghismo verso i problemi degli operai. Non vogliono
partecipare a una compunta processione e assicurano che alla manifestazione
attaccheranno anche i vertici nazionali dei sindacati, dei quali i sindacalisti
quelli locali sono stati e sono emanazione diretta.
 

SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA

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