red - La notizia è stata divulgata da Italia Oggi grazie ad un articolo firmato da Alessandra Ricciardi. Non ci sono i soldi per gli aumenti degli stipendi.
Fatta trapelare il giorno dopo le elezioni, la notizia è alquanto preoccupante. Secondo Italia Oggi, infatti, Monti sarebbe in procinto di firmare un decreto, su proposta di Patroni Griffi e Vittorio Grilli, per il quale "non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche cosi come individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e successive modificazioni".
Bloccati anche quelli recuperati attraverso il tagli al fondo di istituto a seguito dell'accordo presso l'ARAN tra sindacati e MIUR? La certezza nelle prossime ore, nel decreto, comunque, si legge "Per il medesimo personale non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall'anno 2011". Insomma, cornuti e mazziati.
Oltre agli scatti, il blocco riguarderà l'indennità di vacanza contrattuale: "In deroga - Italia Oggi cita il decreto - alle previsioni di cui all'articolo 47 bis, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165 e successive modificazioni, e all'articolo 2, comma 35 della legge 22 dicembre 2008, n. 303, per gli anni 2013 e 2014 non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento di incrementi a titolo di indennità di vacanza contrattuale che continua a essere corrisposta nelle misure di cui all'articolo 9, comma 17, secondo periodo, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78/2010. L'indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio contrattuale 2015-2017 è calcolata secondo le modalità e i parametri individuati dai protocolli e dalla normativa vigenti in materia"
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