I Cobas non hanno dubbi: per contrastare gli effetti nefasti della legge 107 (ma anche per difendere i diritti dei precari) bisogna aderire agli scioperi di maggio.
"Appare sempre più chiaro il ruolo cruciale che nella scuola ricoprono i quiz Invalsi - si legge in un comunicato di poche ore fa - Per la “valutazione” di docenti, studenti e scuole e per i finanziamenti, l’apparato ministeriale intende imporre l’unico elemento che ritiene dotato di una parvenza di 'oggettività statistica': e cioè i risultati degli assurdi indovinelli invalsiani. Il 4 e 5 maggio (elementari) e il 12 maggio (superiori) si rinnoverà il rito insensato dei quiz, contro il quale avrà ancora più rilievo degli anni scorsi l’opposizione frontale dei lavoratori/trici della scuola, degli studenti e dei genitori che intendono difendere la qualità e i valori della scuola pubblica. Già lo scorso maggio gli insulsi indovinelli vennero sbeffeggiati e annullati in tantissime scuole dallo sciopero indetto dai COBAS e dal boicottaggio di studenti e genitori".
Anche per i Cobas, come per Gilda e Unicobas, ci sono altri motivi per scioperare: "Scioperiamo contro la 107 e in particolare contro il premio di “merito”, la chiamata diretta da parte del preside per incarichi solo triennali (negli ambiti territoriali), l’obbligo di alternanza scuola-lavoro di 200 ore nei licei e di 400 nei tecnico-professionali, l’accordo sulla mobilità."