Lettera agli sfruttatori, sull'Alternanza Scuola Lavoro

giovedì 18 gennaio 2018

Al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

All'Istituto Tecnico Statale per il Turismo “Cristoforo Colombo” di Roma

A Trenitalia s.p.a

Al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane


Una ragazza minorenne, una casacca di Trenitalia indosso, una stazione tra le più affollate, periodo di festività.
“Non voglio essere obbligata a lavorare”. Questo mi ha detto ad un certo punto della nostra discussione avvenuta vicino alle macchinette distributrici di biglietti dove si trovava ad assistere alcuni passeggeri.
L'Alternanza Scuola Lavoro introdotta con la legge 107, detta “Buona Scuola”, costringe e costringerà milioni di studenti a lavorare e a farlo senza retribuzione perché la “vision” capitalista impone che l'istruzione scolastica sia subordinata alle esigenze delle aziende e degli enti che richiedono manodopera docile e gratuita.
La ragazza che Voi, destinatari di questa mia lettera, avete costretto a lavorare perché altrimenti, secondo la legge, non potrà sostenere l'esame di maturità è la vittoria, spero temporanea, di un modello sociale ed economico basato sullo sfruttamento che avete legato ad una maggiore ignoranza diffusa a livello massificato.
Infatti, le 200 o 400 ore di Alternanza Scuola Lavoro vengono svolte, in buona parte, anche a scapito delle ore di didattica, di studio pomeridiano o, perché no, di riposo e, spesso, non in contemporanea da tutta la classe di appartenenza del ragazzo o della ragazza creando grossi problemi anche al corpo docente.
Voi destinatari di questa mia sicuramente non avete mai sostenuto l'Alternanza: se avete lavorato ,lo avete fatto per scelta, cioè senza obblighi di legge, e comunque retribuiti.
Voi destinatari di questa mia sapete bene che anche all'Università i tirocini sono obbligatori e si tratta sempre di lavoro non retribuito e inoltre, negli ultimi 10 anni molti studenti e studentesse vengono invitati/e a pagarsi un Master. Il Master dura di solito un anno, costa parecchie migliaia di euro e quindi chi lo segue non riesce a lavorare per mantenersi durante il periodo di frequenza. Insomma, roba da benestanti.
Non so quanti di Voi destinatari abbiano affrontato un Master, molto dipende dall'età anagrafica, perché quasi sicuramente chi è sopra i 40 anni non ha avuto questa “necessità” imposta nel momento in cui le aziende hanno deciso di scaricare i costi di formazione sugli atenei i quali, con una specie di meccanismo che ricorda l'intramoenia, hanno ben accettato questo nuovo ruolo assegnatogli.
Ecco così che dall'Alternanza Scuola Lavoro e i Tirocini Universitari sono degli strumenti utilizzati per sfruttare legalmente studenti e studentesse e prepararli/e ad accettare qualsiasi futura condizione lavorativa, sia sul piano retributivo che su quello della totale subordinazione rispetto al “datore”.
Tutto ciò avviene grazie a Voi.
Le Aziende e gli Enti hanno bisogno di lavoro gratuito per mandare avanti la produzione o l'erogazione di servizi.
Il MIUR ed il Governo sono stati ben favorevoli a creare una legge che vada incontro a tali esigenze.
Gli Istituti scolastici, dal Dirigente, al Corpo Docente, ai Rappresentanti dei Genitori stanno dando seguito alla legge.
Chi ne paga le conseguenze sono e saranno intere generazioni di ragazzi e di ragazze mandati/e, anche da minorenni, al lavoro coatto e gratuito.
Un po' come facevano i nazisti pochi decenni fa, con altre modalità.
Tra l'altro, molto spesso, sottoponendo prima al ragazzo o alla ragazza un modulo in cui accettano il controllo totale su loro stessi da parte delle aziende, gli scaricate addosso enormi responsabilità e gli chiedete di dichiarare di conoscere il rispettivo CCNL. A 15 anni...quando Voi stessi probabilmente fate fatica a ricordare quello che c'è scritto nel vostro. Guardatevi allo specchio, se ne avete uno, e vedete se trovate la vostra immagine riflessa: secondo me sì, ma vi dà le spalle.
Il 27 dicembre scorso una ragazza minorenne stava attaccata a delle macchinette a spingere pulsanti per chi è ancora un po' impedito con la tecnologia attuale mentre molti di Voi si godevano le feste, magari con una tredicesima appena incassata.
Dovreste vergognarVi per quello che avete creato ma so che non sarà così, altrimenti mai vi sareste messi a tavolino, ciascuno con la propria responsabilità, per implementare l'Alternanza Scuola Lavoro.
Sappiate però che c'è chi non accetta questo “progetto”, a cominciare da tutti quei ragazzi e ragazze che hanno manifestato in questi anni e a cui Voi non avete dato ascolto.
Non posso neanche augurarvi di trovarvi nelle medesime condizioni di lavoro della ragazza della stazione Termini perché conscio del fatto che sareste solamente utili ad abbassare ulteriormente il costo del lavoro e ad aumentare la “competitività”, cioè lo sfruttamento.
Non prendete questa lettera come un reclamo ma come un impegno.
Un impegno contro l'Alternanza Sfruttamento Ignoranza, quello che la “vision” capitalista, ormai penetrata nelle scuole, riesce a imporre solo grazie alla subordinazione fattiva di quegli adulti che rinunciano, magari solo per quieto vivere, a combatterla e, anzi, la portano avanti scucendo anche qualche “premio” in busta paga.
Insomma, sul lavoro obbligatorio e gratuito di milioni di ragazzi e ragazze, ci guadagnano in pochi e non sono di certo coloro che prestano involontariamente il proprio tempo e le proprie energie.
“Arbeit Macht Frei” scrivevano i nazisti supportati dai fascisti: non mi sembra vi stiate discostando un granché dal concetto.

Andrea Silvestri

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