PRIVATIZZARE IL SERVIZIO PUBBLICO, DEQUALIFICARE I SERVIZI E SFRUTTARE I LAVORATORI: ECCO LA POLITICA DEL COMUNE DI TERNI SU ASILI E SCUOLE D’INFANZIA.

 PRIVATIZZARE IL SERVIZIO PUBBLICO, DEQUALIFICARE I SERVIZI E SFRUTTARE I LAVORATORI: ECCO LA POLITICA DEL COMUNE DI TERNI SU ASILI E SCUOLE D’INFANZIA.

Il 6 ottobre è uscita la determina 2796 a firma della dirigente del welfare Donatella Accardo
che esprime la politica del Comune di Terni e nello specifico dell’assessore alla scuola Cinzia Fabrizi su “estensione del’appalto di somministrazione di lavoro temporaneo aggiudicato alla ditta Randstad Italia spa

Si tratta di un’inaccettabile dequalificazione dei servizi e un attacco alle lavoratrici degli asili nido e delle scuole per l’infanzia, che invece di accedere alle supplenze brevi da graduatorie dell’ente pubblico subiranno l’intermediazione dell’agenzia interinale Randstad Italia spa con relativa decurtazione degli stipendi.

Si tratta di una intollerabile scelta ideologica iperliberista verso la privatizzazione del personale e dei servizi, assolutamente non necessaria in quanto da una parte -con un inganno semantico- il Comune cerca si giustificare l’atto con la difficoltà a trovare nelle graduatorie la disponibilità per supplenze brevi, dall’altra si legge nella delibera che l’ agenzia interinale Randstad Italia spa dovrà prioritariamente attingere ai lavoratori tramite le graduatorie comunali stesse!

Se le graduatorie comunali sono esaurite il Comune di Terni dovrebbe riaprile per poter permettere l’accesso a personale e educatrici qualificate e garantire loro condizioni di lavoro previste dal rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione, non con privati.

Ci chiediamo infatti quale lavoratore o lavoratrice preferirebbe lavorare e essere assunto da un’agenzia interinale invece che dall’ente pubblico? Sicuramente nessuno, ma la nefasta scelta del Comune è ispirata ad un’ideologia privatistica che attacca il diritto al lavoro, il principio delle graduatorie, la loro trasparenza e il loro scorrimento, il fatto che se le chiamate avvengono tramite pubbliche graduatorie si acquisisce la supplenza e il lavoro in base a titoli e servizi e senza clientelismi o favoritismi vengono chiamati gli “aventi diritto”, mentre con l’intermediazione di agenzie interinali questo importante principio giuslavorista viene meno.

Con questa scelta grave e sconsiderata il Comune di Terni sembra dimostrare che non è nelle sue priorità la qualifica del personale e la trasparenza degli atti amministrativi, la qualità del personale, le garanzie e le tutele e anche la giusta retribuzione per quest’ultimo.

E’ inaccettabile la scelta e la volontà politica espressa dall’assessore Fabrizi, che è anche dirigente di una scuola pubblica, di smantellare un sistema pubblico trasparente per proporre modelli privatistici falliti e fallimentari.

Riteniamo grave che la delibera sia legittimata anche tramite le “richieste sindacali manifestate in occasione dei numerosi incontri” perché i sindacati, a meno che non siano gialli o padronali, devono tutelare il servizio pubblico e i diritti lavoratori e non cooperare a smantellare il servizio e le graduatorie pubbliche aprendo le scuole dell’infanzia e gli asili comunali al lavoro interinale

Chiediamo al Comune di Terni di sospendere la privatizzazione del personale e di riaprire le graduatorie.

Invitiamo le lavoratrici e le famiglie alla protesta contro la dequalificazione delle condizioni di lavoro e quindi del servizio e informiamo che I COBAS offrono tutela legale per ricorrere contro questa scelta inaccettabile.


ESECUTIVO PROVINCIALE COBAS SCUOLA TERNI

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