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Boicotta la Granarolo!

venerdì 5 luglio 2013 · Posted in

Boicotta lo sfruttamento e la precarietà
Il formaggio e il latte fresco, lo yogurt della Granarolo arrivano nel tuo frigorifero grazie al lavoro di centinaia di operai che nei grandi magazzini distribuiscono casse e casse di merci. La maggior parte sono di origine migrante e vengono impiegati come facchini a prezzi da schiavitù, tramite cooperative mafiose che non si fanno alcun problema a togliere centinaia di euro dalle busta paga dei dipendenti (il 35%) e a ricattarli e minacciarli in ogni modo se tentano di rivendicare i propri diritti.
Ma dopo anni di soprusi il gioco della Granarolo è finito! I facchini di Bologna hanno alzato la testa e hanno iniziato a scioperare, con il proprio sindacato Si.Cobas e a lottare per i propri diritti e soprattutto per la propria dignità.
Dopo i primi giorni di sciopero sono stati tutti licenziati, e oggi sotto la pioggia e sole continuano a presidiare, bloccare e picchettare i cancelli dell’azienda del latte.
Anche il Garante Nazionale per lo sciopero è ceduto agli interessi imposti dalla lobby della Granarolo attaccando con durezza i facchini.
E’ tempo di reagire! E dare solidarietà alle lotte degli operai della Granarolo.           
Boicotta i prodotti della Granarolo!
Spargi la voce e non lasciare più che latte e latticini della Mucca emiliana che disprezza i diritti dei lavoratori e calpesta le vite e la dignità degli operai entrino ancora nel tuo frigorifero!
Rifiutati di acquistare i prodotti marchio Granarolo (Yomo e Centrale del Latte di Milano), e partecipa anche tu al Boicottaggio!
   Boicotta i prodotti della Granarolo!
    Schierati dalla parte dei lavoratori .

        Centro Sociale Autogestito Vittoria – S.i. Cobas

                      www.csavittoria.org                                  www.sicobas.org                  

Facchini in piazza: "Sfruttati dai padroni". Slogan contro il prefetto e la Cgil

domenica 2 giugno 2013 · Posted in , , ,

È partito da piazza Maggiore il corteo di protesta gli addetti alla logistica di Granarolo e Aster Coop: "Lavoriamo come schiavi per 700 euro al mese". Altissima la presenza degli stranieri, anche per l'aggregarsi della manifestazione della comunità turca, a sostegno di quella di Istanbul 
Facchini in piazza: "Sfruttati dai padroni". Slogan contro il prefetto e la CgilBOLOGNA  http://bologna.repubblica.it/cronaca - E' partito poco dopo le 16 da piazza Maggiore il corteo dei facchini che protestano a Bologna per la vertenza della logistica. In corteo la presenza degli stranieri è altissima e sono scanditi anche slogan in lingua araba. Si è accodata al corteo anche la comunità turca, scesa in piazza sotto le Due Torri dopo gli scontri di questi giorni a Istanbul. 
Guarda le immagini del corteo
Latte versato per terra - Cori contro Cgil

"Qui a Bologna Granarolo e Aster Coop hanno licenziato 50 facchini della logistica perché avevano osato alzare la testa", scandisce al megafono uno dei portavoce dei facchini. "Fino a oggi nessuno sapeva che gli addetti della logistica lavorano come schiavi per 700 euro al mese per arricchire le tasche dei padroni. 
Sono stati licenziati perché hanno alzato la testa. Non solo: la commissione di garanzia ha anche deciso che lo sciopero nella logistica deve essere regolamentato e che il profitto dei padroni deve essere comunque salvaguardato, quindi di fatto i licenziamenti sono giusti", prosegue il portavoce. "Bisogna reagire, perché altrimenti non c'è futuro", aggiunge annunciando: "noi non ci stiamo. Se voi limitate i diritti di sciopero, noi moltiplichiamo gli scioperi".Segui Repubblica Bologna su Facebook Twitter

Il corteo, formato da circa 500 persone, sta avanzando molto lentamente e la situazione è tranquilla. Per ora cammina in via indipendenza, sotto lo sguardo dei passanti. Davanti al corteo, distanziate di un centinaio di metri, si muovono le forze dell'ordine, uomini e anche due camionette.

Se la prendono col prefetto (e anche col questore): "Via prefetto da Bologna", scandisce al megafono uno dei portavoce, straniero, dei facchini. E subito dopo: "Via questore da Bologna", aggiungendo anche "Via polizia". L'invettiva contro il prefetto angelo Tranfaglia (il corteo sfilerà sotto la prefettura) è legato alla vicenda della commissione di garanzia chiamata in causa dal prefetto affinché si pronunciasse sugli scioperi, cosa che ha fatto due settimane fa stabilendo che lo sciopero nella logistica va autoregolamentato.

Al megafono scanditi anche slogan contro il premier Enrico Letta, ma la cosa più curiosa è il verso della mucca, simbolo della Granarolo, che i manifestanti non lesinano di imitare, producendosi in ripetuti "muuuuuuu". Accanto alle prime fila del corteo cammina un ragazzo con il megafono che invita i passanti al boicottaggio della Granarolo. "Non date il latte Granarolo ai vostri bambini. Fa male, fa venire le emorroidi". E ancora: "Signora, non dia il latte Granarolo al suo cagnolino, non fa bene".
 

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