Miur condannato a risarcire 50 mila euro ad ATA precario della scuola

lunedì 8 aprile 2019

Gli Avvocati Chiara Samperisi e Annamaria Zarrelli del foro di Roma hanno ottenuto una vittoria in favore di un lavoratore precario della scuola assunto quale Assistente Amministrativo (ATA) presso una segreteria scolastica attraverso plurimi contratti di Collaborazione Coordinata e Continuativa (co.co.co.).
Il lavoratore conveniva in giudizio il Miur per chiedere la ricostruzione della propria carriera ed il pagamento delle differenze retributive e contributive spettantigli in ragione della situazione di insostenibile precariato, che lo vedeva protagonista senza soluzione di continuità a far data dal 1° luglio 2001.
Il ricorrente, infatti, da oltre 17 anni (e fino all’intervenuta stabilizzazione part-time) ha sempre svolto le medesime mansioni presso lo stesso Istituto, ragion per cui il Tribunale di Locri, nella persona della Dott.ssa Ciniglio, ha riscontrato l’assenza di ragioni oggettive in grado di giustificare la conclusione di contratti a termine per un periodo di tempo così lungo (17 anni) e, dunque, ha riconosciuto la responsabilità del MIUR per il rinnovo illimitato di contratti a termine per far fronte a croniche e ordinarie esigenze di servizio.
Per questi motivi il Tribunale ha condannato il Miur al riconoscimento in favore del ricorrente dell’anzianità lavorativa maturata in forza del servizio prestato a termine ai fini della progressione economica attribuita dai CCNL al personale di ruolo e al pagamento delle differenze retributive, maturate a detto titolo maggiorate di interessi.

IMPORTANTE SENTENZA PER I DOCENTI SULLE ORE DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA: VANNO RETRIBUITE SE I CORSI SONO ORGANIZZATI FUORI DALL'ORARIO DI LAVORO

Importante vittoria dei COBAS DELLA SCUOLA di TERNI per i diritti dei docenti: i corsi di formazione sulla sicurezza, se organizzati fuori dall'orario di lavoro, vanno retribuiti dalla scuola come ore di attività aggiuntive a quelle contrattualmente previste.


Il Giudice dott.ssa Manuela Olivieri del Tribunale di Terni, con sentenza 84/2019 del  20 febbraio 2019, riconosce la piena ragione del prof. Silvano Moschet patrocinato dai COBAS DELLA SCUOLA tramite gli avvocati Gabriella Caponi e Valentina Fratini, che è ricorso nel 2017 contro la dirigente protempore dell’IPSIA di Terni che non aveva pagato la frequenza al corso sulla sicurezza e ha condannato il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria al pagamento delle 12 ore di formazione oltre alle spese processuali.
Un successo a tutto tondo per i docenti della scuola pubblica, che spesso sulla questione sono trattati dai dirigenti scolastici in maniera autoritaria e illegittima ma che –come ribadisce la sentenza- sono lavoratori che hanno il diritto di essere retribuiti per tutte le attività aggiuntive agli obblighi previste dal CCNL, come la frequenza ai corsi sulla sicurezza!
Nella scuola è diffusa la pratica da parte dei dirigenti scolastici di organizzare tali corsi fuori dall’orario di lavoro, in violazione della normativa vigente, dell’art 37 comma 12 D.lgs 81/08: La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori” e di pretendere la presenza dei docenti senza effettuare il dovuto pagamento delle ore del corso. Il personale ATA ha diritto a fruire di ore compensative dopo aver frequentato i corsi di formazione sulla sicurezza.
      Inoltre la sentenza afferma che tali ore non possono rientrare nella formazione prevista nelle attività funzionali all’insegnamento prevista dall’art 29 del CCNL, che deve invece riguardare la formazione specifica rispetto alla professione docente e non la formazione sulla sicurezza che riguarda tutti i lavoratori. 
Viene inoltre affermato quanto da tempo sostengono e rivendicano i COBAS della scuola e cioè che i corsi sono obbligatori se organizzati durante l'orario di lavoro, quindi non sono un obbligo e nessun dirigente può pretendere la frequenza  se vengono organizzati fuori dall'orario di lavoro.
Contattate i COBAS DELLA SCUOLA per pretendere ed ottenere il dovuto pagamento delle ore di frequenza dei corsi di formazione sulla sicurezza e per la tutela dei vostri diritti.

scarica qui la sentenza 84/2019 del  20 febbraio 2019

17 maggio sciopero generale della scuola Appello per una manifestazione nazionale unitaria a Roma

venerdì 5 aprile 2019



Il 15 marzo scorso, in un Appello alle altre organizzazioni sindacali affinché si giungesse in tempi ragionevolmente rapidi ad uno sciopero contro la regionalizzazione della scuola, scrivevamo: “il Disegno di Legge del governo Lega-5Stelle sull’Autonomia differenziata porta a disastroso compimento la riforma costituzionale del Titolo V del 2001 e intende dare alle regioni la competenza esclusiva su diverse materie, tra cui, oltre alla Sanità, l’Istruzione. Quest’ultima verrebbe organizzata in base alle disponibilità economiche territoriali, con uno Stato che abdicherebbe alla propria funzione istituzionale, acuendo il divario economico e sociale tra Nord e Sud, tra regioni ricche e povere, emarginando i più vulnerabili e indifesi”.Sottolineavamo come questa sciagurata prospettiva - voluta con la massima forza dalla Lega (che vuole l’autonomia finanziaria ed economica regionale come surrogato del vecchio separatismo delle origini) e subita passivamente dai 5 Stelle timorosi di perdere il potere governativo - comporterebbe un irrimediabile e definitivo dislivello tra due parti dell’Italia, rischiando di consegnare i giovani delle regioni più povere alla malavita organizzata, facendo scomparire il carattere unitario dell’istruzione, istituendo 20 scuole differenti a partire dai programmi e dal reclutamento di docenti e ATA, creando divaricazioni stipendiali tra lavoratori/trici, con gravissime conseguenze anche sull’inquadramento giuridico e posizioni rispetto al contratto nazionale. In base a tali considerazioni facevamo dunque appello affinché “in tempi rapidi tutti i sindacati della scuola, al di là delle divergenze su altri punti, ritrovino quell’unità che raggiunsero il 5 maggio del 2015 italiana...arrivando ad una grande giornata di sciopero con la partecipazione corale del personale scolastico, oltre che degli studenti, che porti in piazza il popolo della scuola pubblica per bloccare il disastroso progetto di disgregazione del sistema scolastico nazionale”.
Ebbene, salutiamo con soddisfazione che, anche grazie all’efficace lavoro unitario del Tavolo contro la regionalizzazione, l’appello è stato di fatto accolto nella giornata di ieri con la convocazione da parte di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda dello sciopero generale della scuola per il 17 maggio, a cui si è affiancata analoga convocazione per la stessa giornata da parte dei COBAS. Tale risultato positivo può e deve essere, a nostro parere, potenziato ulteriormente, raccogliendo in pieno la richiesta di unità d’azione che viene da docenti, Ata e da tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica, studenti, famiglie, genitori. In tal senso facciamo un ulteriore Appello alle altre organizzazioni sindacali affinché si tenga un’unica grande manifestazione nazionale a Roma, programmata e preparata unitariamente, con pari dignità tra le organizzazioni.. Pur ben consapevoli dell’impegno superiore che un appuntamento nazionale richiede rispetto ad iniziative locali, tenendo conto che saremo a dieci giorni dalle elezioni europee riteniamo che una manifestazione nazionale a ridosso dei palazzi del Potere - ove si decideranno le sorti della scuola e delle altre strutture pubbliche minacciate dalla micidiale “autonomia differenziata” - avrebbe un impatto politico e mediatico decisamente superiore ad eventuali iniziative territoriali.

4.04.19 CESP TERNI: I DIRITTI DI DOCENTI E ATA NELLA SCUOLA TRA MODELLO AZIENDALE E LIBERTÀ’ DI INSEGNAMENTO

giovedì 4 aprile 2019

CORSO DI FORMAZIONE NAZIONALE E DI AGGIORNAMENTO PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA DELLA SCUOLA PUBBLICA STATALE DI OGNI ORDINE E GRADO
GIOVEDI’ 4 APRILE
L.SCIENTIFICO R. DONATELLI-
VIA DELLA VITTORIA 35 – TERNI
I DIRITTI DI DOCENTI E ATA
 NELLA SCUOLA TRA MODELLO AZIENDALE E LIBERTA’ 
DI INSEGNAMENTO
·       8,30-9.00 Registrazione dei partecipanti
·       Catia Coppo, docente, referente provinciale CESP Terni, 
intervento introduttivo
·       Ferdinando Alliata, docente PA, EN COBAS SCUOLA, 
curatore del Vademecum di autodifesa dalla scuola-azienda 
per docenti, ATA e RSU, ed. Massari: “LA TUTELA DEL 
PERSONALE. DIRITTI E DOVERI DEI LAVORATORI DELLA 
SCUOLA
11,00 pausa lavori


·       
Franco Coppoli, docente TR, EN COBAS SCUOLA: 
AZIENDA O COSTITUZIONE? DUE MODELLI PER LA 
SCUOLA DELLA REPUBBLICA”
·       12,15 dibattito
·       13.30 conclusioni, rilascio attestati partecipazione
Partecipazione gratuita, iscrizione per email a cobastr@yahoo.it 
o al convegno.

IL CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola D.M. del 25/07/2006, prot. 869 - MIUR ESONERO dal SERVIZIO per il PERSONALE DELLA SCUOLA DI OGNI ORDINE E GRADO con diritto alla sostituzione ai sensi dei commi 4 - 5 - 7 
dell’art. 64 del CCNL
Per i docenti è previsto l'esonero dagli obblighi di servizio 
per l'intera giornata del seminario.
Il personale ATA può partecipare anche fruendo dei permessi 
previsti dall’art. 31 del CCNL

MODULO ESONERO DA PRESENTARE AL PROTOCOLLO DELLA SCUOLA

MODULO ISCRIZIONE DA PRESENTARE DIRETTAMENTE AL CONVEGNO


Maturità 2019, chi ha l’obbligo di presentare la domanda a commissario esterno

mercoledì 3 aprile 2019

– C’è tempo dal 27 marzo fino al 12 aprile 2019 per presentare la domanda di commissario esterno, esclusivamente attraverso le istanze on line in ambiente Polis, modelli ES-1.
Va ricordato che espletare l’incarico nelle commissioni di esame di Stato rientra tra gli obblighi inerenti lo svolgimento delle funzioni proprie del personale della scuola, salvo le deroghe consentite dalle disposizioni normative vigenti.
Lo ricorda la Circolare Miur 26 marzo 2019, prot. n. 5222 alla quale si rinvia per ulteriori particolari.
Di seguito si riassume chi ha l’obbligo di presentare la domanda, chi ha semplicemente facoltà di presentarla, chi non può o non deve.
Hanno l’obbligo di presentare domanda per la nomina come commissario esterno
1) I docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, compresi i docenti tecnico pratici e i docenti assegnati sui posti del potenziamento dell’offerta formativa, in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali (se non già designati commissari interni o referenti del plico telematico).
Si tratta di tutti quei docenti che insegnano, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio. Sono compresi i docenti che insegnano discipline che rientrano nelle classi di concorso attinenti alle discipline assegnate ai commissari esterni.
2) I docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, compresi i docenti tecnico pratici, in servizio in istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado (se non già designati commissari interni o referenti del plico telematico).
Sono compresi i docenti che insegnano, nelle classi terminali e non terminali, discipline rientranti nelle indicazioni nazionali e nelle linee guida dell’ultimo anno dei corsi di studio, o comunque discipline riconducibili alle classi di concorso attinenti alle discipline assegnate ai commissari esterni, in possesso di specifica abilitazione all’insegnamento, o idoneità, o titolo di studio valido per l’ammissione ai concorsi per l’accesso ai ruoli.
Hanno la facoltà di presentare domanda per la nomina come commissario esterno
1) I docenti, già di ruolo in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, collocati a riposo da non più di tre anni (incluso l’anno in corso).
2) I docenti che, negli ultimi tre anni incluso l’anno in corso, con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, abbiano prestato effettivo servizio almeno per un anno in istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado e siano in possesso di abilitazione o di idoneità di cui alla legge 124/1999 nelle discipline comprese nelle classi di concorso afferenti alle indicazioni nazionali e alle linee guida dell’ultimo anno dei corsi della scuola secondaria di secondo grado.
3) I docenti con rapporto di lavoro a tempo parziale.
4) I docenti di sostegno, in possesso della specifica abilitazione all’insegnamento di discipline della scuola secondaria di secondo grado.
5) I docenti in situazione di handicap o che usufruiscono delle agevolazioni di cui all’art. 33 della legge 104/1992.
6) i docenti che usufruiscono di semi distacco sindacale o di semiaspettativa sindacale.
Chi non può presentare domanda per la nomina come commissario esterno
1) Chi ha riportato condanne penali o ha  in corso procedimenti penali.
2) Chi ha avuto, nell’ultimo biennio, sanzioni disciplinari superiori alla sanzione minima.
3) Chi si trova in aspettativa, sempre che si preveda il rientro in servizio in data posteriore a quella di inizio degli esami.
4) Chi è collocato fuori ruolo o utilizzato in altri compiti.
5) Chi è in astensione obbligatoria o facoltativa dal lavoro per maternità.
6) Chi è in aspettativa o distacco sindacale.
Chi non deve presentare domanda per la nomina come commissario esterno
1) Docenti designati commissari interni in istituti statali o referenti del plico telematico.
2) Docenti di istituti statali che insegnino, regolarmente autorizzati, contestualmente anche in istituti paritari.
3) Docenti impegnati come sostituti del dirigente scolastico durante lo svolgimento dell’esame di Stato.
4) Docenti assenti per almeno novanta giorni che rientrano in servizio dopo il 30 aprile 2019.
5) Personale trasferito per incompatibilità ambientale presso la scuola in cui prestava servizio.

MIGLIAIA DI PERSONE ALLA PARATA RESISTENTE HANNO DETTO CHE IL CENTRO SOCIALE GERMINAL CIMARELLI È UN BENE COMUNE DI TERNI- IL SINDACO DEVA GARANTIRE L’AGIBILITA’ DEMOCRATICA IN CITTA’


MIGLIAIA DI PERSONE ALLA PARATA RESISTENTE HANNO DETTO CHE IL CENTRO SOCIALE GERMINAL CIMARELLI È UN BENE COMUNE DI TERNI- IL SINDACO DEVA GARANTIRE L’AGIBILITA’ DEMOCRATICA IN CITTA’

Sabato 30 marzo migliaia di persone 
hanno ripreso la città. Il centro di Terni è stato attraversato per tre ore da un corteo enorme, da una parata musicale resistente contro ogni ipotesi di chiusura del centro sociale, con la partecipazione di tantissime persone, di tutte le età, che hanno espresso solidarietà al Germinal Cimarelli e agli spazi sociali messi sotto attacco dall’attuale giunta comunale. C’erano anche tanti bambini tra la moltitudine che ha partecipato alla manifestazione: erano anni che non si vedeva un corteo tanto colorato e determinato, tante persone in piazza per rivendicare spazi di libertà.
 La manifestazione del 30 marzo ha sancito, se ancora ce ne fosse bisogno, che il centro sociale Cimarelli è un patrimonio collettivo, bene comune per questa città. Sono anni che, prima come CSOA Icaro, poi come CSA Cimarelli, in completa autogestione ed autorganizzazione, tanti giovani (e non solo)  lavorano per socializzare e diffondere cultura, arte, pensiero critico, lottano in difesa del territorio e dei beni comuni a partire dall’acqua, contro le devastazioni ambientali e gli inceneritori, contro il razzismo ed il fascismo, in solidarietà alle lotte di liberazione del popolo curdo e palestinese. Un impegno pluridecennale contro razzismo, emarginazione ed eroina, che ha valorizzato spazi abbandonati e dismessi dall’amministrazione, con il lavoro militante e volontario di tante persone.
 La città sa che il Cimarelli è un patrimonio collettivo nella nostra "Valle dei Veleni". E’ ora che se ne renda conto anche l’amministrazione.
 Non abbiamo mai avuto né padroni né padrini, siamo sempre stati critici edabbiamo espresso sempre la nostra pratica antagonista verso chi ha amministrato la città; ma, negli anni, con le dovute differenze, siamo arrivati ad un riconoscimento di fatto del lavoro sociale e culturale effettuato verso i giovani, i precari, i migranti, i settori più marginali della città, attraverso pratiche di integrazione e soggettivazione, offrendo spazi a chi cercava luoghi per esprimersi.

 E’ importante un po’ di storiail centro sociale è passato da una iniziale occupazione di uno spazio pubblico in via Muratori ad un accordo -siglato anni fa- tra la Regione Umbria, la Provincia ed il Comune di  Terni per concludere pacificamente l’occupazione ed attivare una convenzione per valorizzare spazi in disuso dell’amministrazione pubblica. Quando fu siglato quel patto c’era a Terni una giunta di centro destra, perché la politica è una prassi per trovare accordi, nelle differenze, per la gestione 
della polis. Successivamente dallo spazio in via De Filis, nel centro della città, concordammo di spostarci nell’attuale struttura di via del Lanificio, completamente abbandonata e in stato di degrado.Senza alcun costo per l’amministrazione, con il lavoro volontario di tante persone, abbiamo reso quella struttura agibile a centinaia di iniziative culturali, sociali, politiche, l’abbiamo resa un pezzo importante nel patrimonio sociale e civile di Terni, come la imponente partecipazione alla manifestazione del 30 marzo ha riconosciuto e rivendicato. La struttura di via del Lanificio, per garantire la piena inclusione è stata dotata anche di un bagno per disabili. E tante persone socialmente marginali hanno trovato nel nostro spazio un punto di riferimento, un posto dove socializzare.
 Ora a fine maggio trova scadenza l’accordo quinquennale con il Comune di Terni e la giunta attuale ha espresso una chiara volontà politica di attacco agli spazi sociali.
 A gennaio, mesi prima della scadenza, ci sono state prese di posizioni sulla stampa sul centro sociale Cimarelli da parte dell’assessora Elena Proietti che, pur non avendo alcuna competenza sullo spazio di via del Lanificio (che è di competenza dell’assessorato ai servizi sociali), ha espresso una chiara quanto cieca volontà politica di “soluzione finale” contro il centro sociale, esprimendo una posizione politica di vendetta nascosta da pseudo motivazioni tecniche collegate all’agibilità. Che quello dell’agibilità sia un pretesto è chiaro, visto che l’agibilità manca a molti edifici gestiti dal Comune e secondo questa logica, tutti questi spazi andrebbero chiusi. Inoltre, quella dell’agibilità è una procedura di competenza non di chi gestisce gli spazi ma del Comune stesso, che in questo caso risulta inadempiente.
 Fatta chiarezza sulla falsa questione “agibilità” chiediamo: questa giunta amministra la città attraverso una logica totalitaria, vendicativa e di parte oppure il Sindaco, il primo cittadino, garantisce la democraziache, per Toqueville era la tutela delle minoranze, e che si realizza solo garantendo la diversità di pensiero e di pratiche a Terni? 
Non siamo mai stati amici dei precedenti sindaci o giunte comunali, cui non abbiamo mai fatto sconti, ma riconosciamo che hanno garantito l’esercizio democratico in città tramite la tutela delle differenze ed il riconoscimento del lavoro sociale, artistico, culturale e politico. Chiediamo la stessa agibilità democratica al sindaco Latini perché altrimenti si potrebbe pensare che il vero motivo politico per cui si vorrebbe chiudere lo spazio sociale sia politico, sia causato dalla sua collocazione politica, dal fatto che il centro sociale ha il nome del partigiano Germinal Cimarelli o che è fieramente antifascista, come è scritto sul muro della struttura. 
 Il 18 Febbraio abbiamo presentato al Comune di Terni formale richiesta di rinnovo della convenzione. Abbiamo sin ora ricevuto il silenzio totale dell’amministrazione e un muro di gomma dai vari uffici tecnici del Comune. Noi vogliamo e chiediamo un confronto anche con questa amministrazione comunale. Lo chiederemo domani con richiesta formale al Sindaco Latini e all’assessore ai servizi sociali Cecconi, per definire il futuro di un’esperienza pluridecennale che fa parte di questa città, a cui migliaia di cittadini, di giovani, di persone stanno dimostrando solidarietà concreta, partecipando in massa a manifestazioni come quella di sabato 30, alle iniziative culturali e politiche, a quelle artistiche e musicali.

Pensiamo che la storia democratica di questa città abbia scritto importanti passaggi nel complesso rapporto tra i giovani e la politica. Dall’iniziale occupazione degli spazi siamo passati al riconoscimento, alla convenzione, nelle reciproche autonomie e nella totale indipendenza. E’ un importante passaggio che è stato fatto quello di dare spazi ai giovani in un’ottica di autorganizzazione, di valorizzare spazi vuoti e lottare contro il degrado, soprattutto sociale e politico.
 E’ questo che vogliamo continuare a fare ed è quello che ha chiesto la marea colorata che sabato 30 marzo ha invaso il centro cittadino. Non vogliamo tornare indietro, ma guardare avanti.
 Per questo la nostra lotta continua, per continuare con un’esperienza che è patrimonio comune di Terni e di chi ci vive.
 Stiamo organizzando un 25 aprile popolare al centro sociale con musica, teatro, pranzo sociale, iniziative per bambini, adulti ed anziani. Invitiamo a partecipare la cittadinanza, i giovani, il quartiere, tutte le associazioni ed i gruppi democratici, tutta la città. Perché la resistenza è ora! Perché il CSA Cimarelli lotta, balla e resiste!
CSA CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO GERMINAL CIMARELLI TERNI

gradi di parentela

lunedì 1 aprile 2019

LA PARENTELA

E’ il vincolo che unisce le persone che discendono dalla stessa persona o, come il codice civile afferma , dallo stesso stipite (art. 74 cod. civ.).
Ai fini della determinazione del vincolo si distinguono:
·       la linea retta unisce le persone di cui l’una discende dall’altra (ad es. padre e figlio, nonno e nipote);
·       la linea collaterale unisce le persone che, pur avendo un uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra (ad es. fratelli, zio e nipote).
I gradi si contano calcolando le persone e togliendo lo stipite:tra padre e figlio c’è parentela di primo grado; tra fratelli c’è  parentela di secondo grado (figlio, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2); tra nonno e nipote, parentela di secondo grado (nonno, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2); tra cugini parentela di quarto grado e così via.
L'AFFINITÀ

E’ il vincolo che unisce un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge. Sono affini, perciò, i cognati, il suocero e la nuora, ecc.. Per stabilire il grado di affinità si tiene conto del grado di parentela con cui l’affine è legato al coniuge; così suocera e nuore sono affini in primo grado; i cognati sono affini di secondo grado, ecc.

PARENTELA
AFFINITA'
è il vincolo tra persone che discendono da uno stesso stipite
è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge
Grado
Rapporto di parentela con il titolare
Grado
Rapporto di affinità
1
padre e madre
figlio o figlia
1
suocero o suocera del titolare
figlio o figlia del coniuge
2
nonno o nonna
nipote
(figlio del figlio o della figlia)
fratello o sorella
2
nonno o nonna del coniuge
nipote
(figlio del figlio del coniuge)
cognato o cognata
3
bisnonno o bisnonna
pronipote
(figlia o figlio del nipote)
nipote
(figlia o figlio del fratello o della sorella)
zio e zia
(fratello o sorella del padre o della madre)
3
bisnonno o bisnonna del coniuge
pronipote
(figlio del nipote del coniuge)
nipote
(figlio del cognato o della cognata)
zio o zia del coniuge
Tra marito e moglie non vi è rapporto di parentela o affinità ma una relazione detta di coniugio che implicitamente ammette la collaborazione familiare nell'impresa
I coniugi di tutti i parenti e gli affini del titolare rilevano, ai fini dell'iscrizione come familiari coadiuvanti ART/COM al pari del parente o affine cui sono coniugati, ma i loro familiari sono per il titolare degli estranei

esami di stato 2019-Elenco delle classi di concorso da indicare sul modello ES-1

Allegato 8 - Elenco delle classi di concorso da indicare sul modello ES-1
Denominazione della classe di concorso (D.P.R. n.19/2016 e successive modifiche ed integrazioni) Codice
A-02 Design dei metalli, dell'oreficeria, delle pietre dure e delle gemme A002
A-03 Design della ceramica A003
A-04 Design del libro A004
A-05 Design del tessuto e della moda A005
A-06 Design del vetro A006
A-07 Discipline Audiovisive A007
A-08 Discipline geometriche, architettura, design d'arredamento e scenotecnica A008
A-09 Discipline grafiche, pittoriche e scenografiche A009
A-10 Discipline grafico-pubblicitarie A010
A-11 Discipline letterarie e latino A011
A-12 Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado A012
A-13 Discipline letterarie, latino e greco A013
A-14 Discipline plastiche, scultoree e scenoplastiche A014
A-15 Discipline sanitarie A015
A-16 Disegno artistico e modellazione odontotecnica A016
A-17 Disegno e storia dell'arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado A017
A-18 Filosofia e Scienze umane A018
A-19 Filosofia e Storia A019
A-20 Fisica A020
A-21 Geografia A021
A-26 Matematica A026
A-27 Matematica e Fisica A027
A-29 Musica negli istituti di istruzione secondaria di II grado A029
A-30 Musica nella scuola secondaria di I grado A030
A-31 Scienze degli alimenti A031
A-32 Scienze della geologia e della mineralogia A032
A-33 Scienze e tecnologie aeronautiche A033
A-34 Scienze e tecnologie chimiche A034
A-35 Scienze e tecnologie della calzatura e della moda A035
A-36 Scienze e tecnologie della logistica A036
A-37 Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica A037
A-38 Scienze e tecnologie delle costruzioni aeronautiche A038
A-39 Scienze e tecnologie delle costruzioni navali A039
A-40 Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche A040
A-41 Scienze e tecnologie informatiche A041
A-42 Scienze e tecnologie meccaniche A042
A-43 Scienze e tecnologie nautiche A043
A-44 Scienze e tecnologie tessili, dell'abbigliamento e della moda A044
A-45 Scienze economico-aziendali A045
A-46 Scienze giuridico-economiche A046
A-47 Scienze matematiche applicate A047
A-48 Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado A048
A-50 Scienze naturali, chimiche e biologiche A050
A-51 Scienze, tecnologie e tecniche agrarie A051
A-52 Scienze, tecnologie e tecniche di produzioni animali A052
A-53 Storia della musica A053
A-54 Storia dell'arte A054
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Arpa) AA55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Chitarra) AB55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Clarinetto) AC55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Corno) AD55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Fagotto) AE55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Fisarmonica) AF55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Flauto) AG55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Oboe) AH55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Percussioni) AI55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Pianoforte) AJ55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Sassofono) AK55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Tromba) AL55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Violino) AM55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Violoncello) AN55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Canto) AO55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Contrabbasso) AP55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Organo) AQ55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Trombone) AR55
A-55 Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado (Viola) AS55
A-56 Strumento musicale nella scuola secondaria di I grado A056
A-57 Tecnica della danza classica A057
A-58 Tecnica della danza contemporanea A058
A-59 Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria, pratica musicale per la danza A059
A-61 Tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali A061
A-62 Tecnologie e tecniche per la grafica A062
A-63 Tecnologie musicali A063
A-64 Teoria, analisi e composizione A064
A-65 Teoria e tecnica della comunicazione A065
A-66 Trattamento testi, dati ed applicazioni. Informatica A066
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (FRANCESE) AA24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (INGLESE) AB24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (SPAGNOLO) AC24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (TEDESCO) AD24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (RUSSO) AE24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (CINESE) AI24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (GIAPPONESE) AJ24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (EBRAICO) AK24
A-24 Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (ARABO) AL24
B-03 Laboratori di Fisica B003
B-04 Laboratori di liuteria B004
B-05 Laboratorio di logistica B005
B-06 Laboratorio di odontotecnica B006
B-07 Laboratorio di ottica B007
B-08 Laboratori di produzioni industriali ed artigianali della ceramica B008
B-09 Laboratori di scienze e tecnologie aeronautiche B009
B-10 Laboratori di scienze e tecnologie delle costruzioni aeronautiche B010
B-11 Laboratori di scienze e tecnologie agrarie B011
B-12 Laboratori di scienze e tecnologie chimiche e microbiologiche B012
B-13 Laboratori di scienze e tecnologie della calzatura e della moda B013
B-14 Laboratori di scienze e tecnologie delle costruzioni B014
B-15 Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche B015
B-16 Laboratori di scienze e tecnologie informatiche B016
B-17 Laboratori di scienze e tecnologie meccaniche B017
B-18 Laboratori di scienze e tecnologie tessili, dell'abbigliamento e della moda B018
B-19 Laboratori di servizi di ricettività alberghiera B019
B-20 Laboratori di servizi enogastronomici, settore cucina B020
B-21 Laboratori di servizi enogastronomici, settore sala e vendita B021
B-22 Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali B022
B-23 Laboratori per i servizi socio-sanitari B023
B-24 Laboratorio di scienze e tecnologie nautiche B024
B-25 Laboratorio di scienze e tecnologie delle costruzioni navali B025
B-26 Laboratorio di tecnologie del legno B026
B-27 Laboratorio di tecnologie del marmo B027
B-28 Laboratorio di tecnologie orafe B028
B-32 Esercitazioni di pratica professionale B032
B-02 Conversazione in lingua straniera (FRANCESE) BA02
B-02 Conversazione in lingua straniera (INGLESE) BB02
B-02 Conversazione in lingua straniera (SPAGNOLO) BC02
B-02 Conversazione in lingua straniera (TEDESCO) BD02
B-02 Conversazione in lingua straniera (RUSSO) BE02
B-02 Conversazione in lingua straniera (CINESE) BI02
B-02 Conversazione in lingua straniera (GIAPPONESE) BJ02
B-02 Conversazione in lingua straniera (EBRAICO) BK02
B-02 Conversazione in lingua straniera (ARABO) BL02

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