Con l’approvazione del piano regionale rifiuti della Regione Umbria l’impianto di incenerimento di Terni ENA viene riconvertito a “camino unico” per i rifiuti dell’intera provincia di Terni, contestualmente all’ampiamento della discarica di Orvieto.
Si realizza così quanto già temuto e denunciato dalle realtà in lotta contro le nocività socio-ambientali fosse essere nei piani della politica, per quanto fino ad alcune settimane fa ripetutamente negato dalle stesse istituzioni che invece si accingevano ad approvare tali progetti.
In un contesto già altamente critico per i livelli di inquinamento (incenerimento, Vascigliano, Bettona…) e per malattie da questo provocate (30% in più dei casi di cancro rispetto alla media nazionale), la trasformazione dell’attuale impianto per il trattamento termico di pulper da cartiera in polo unico di incenerimento non farà che aggravare i problemi, con una “capacità produttiva” 15 volte superiore a quella del vecchio inceneritore dell’ASM, che per poter funzionare a pieno regime di fatto brucerà rifiuti anche da fuori regione (in deroga a quanto ci viene ufficialmente raccontato) e che – sempre a differenza di quanto viene comunemente detto – non eliminerà né diminuirà le discariche, necessarie in ogni processo di incenerimento per lo stoccaggio delle polveri pesanti derivanti dal processo stesso (300 kg di ceneri solide per ogni tonnellata di rifiuti bruciati): anche da qui la ragione dell’ampliamento della discarica di Orvieto.
Le sottili polveri (nanoparticelle) derivanti dal processo di incenerimento causano irrimediabili danni alla salute: favoriscono la formazione di grumi di fibrina e trombi, aumentando gli infarti del 18% e gli ictus dell’11%, abbassando la speranza di vita media di 9 mesi.
E’ di fronte a questo preoccupante quadro che diverse realtà e soggettività della provincia di Terni (Terni, Orvieto) hanno deciso di mettersi in sinergia attraverso un Comitato per affrontare congiuntamente i problemi dei diversi territori.
Il costituendo Comitato ha indetto per la giornata di mercoledì 16 giugno una prima riunione alle ore 21,15 presso i locali della Siviera (Via Carrara n.2, Terni). La cittadinanza tutta è invitata a partecipare per valutare e definire insieme le azioni da intraprendere, tra le quali una prima iniziativa allo studio è una conferenza con il dott. Vantaggi (Medici per l’ambiente), da tenersi nel capoluogo già alla fine di giugno, per discutere i rischi alla salute causati dall’incenerimento e le possibili costruttive alternative per la gestione dei rifiuti (riciclaggio, raccolta porta a porta, erusione a freddo, trattamento meccanico-biologico).