Sabato 15 Febbraio 2014 centinaia di Antifascisti hanno
presidiato il Comune di Terni impedendo che qualche decina di neofascisti, con
la scusa delle foibe, concludessero lì la loro pantomima vittimistica in
ricordo di presunti martiri delle foibe.
Da tempo, denunciamo che la scellerata autorizzazione da
parte del Comune alla “Via delle vittime delle foibe” avrebbe offerto il
cavallo di Troia per la presenza dei neofascisti in città.
E così è stato anche quest’anno, ma la risposta di centinaia di Antifascisti di
tutte le età e di tante organizzazioni politiche e sociali ha impedito che la
conclusione della parata neofascista, con tanto di striscione nero, arrivasse
sotto il Comune.
Questi figuri si sono incontrati nel posto che è loro più consono: le fogne (il
parcheggio sotterraneo di via Guglielmi) e sono rimasti in mezzo al traffico.
Da anni, come Rete Antifascista Ternana garantiamo
l’agibilità democratica della nostra città, nello spirito della nostra
Costituzione e delle radici operaie ed antifasciste di Terni: ricordiamo la
contestazione all’aviosupeficie, che ha respinto il tentativo neofascista di
mettere piede in città, così come la risposta contro i tentativi di denigrare
la memoria della Brigata partigiana Gramsci, dei Partigiani che liberarono
queste zone dalla canaglia fascista e continuarono la lotta nel battaglione
“Piacenza” e di sdoganare personaggi come Merlino (implicato nella strategia
della tensione e nella strage di Piazza Fontana) o i criminali della X MAS.
I fascisti erano criminali e torturatori non troppo
differenti dalle bestie naziste: durante l’occupazione fascista delle terre del
confine orientale Roatta ordinava di applicare la rappresaglia “Una testa per
un dente” mentre Rebotti affermava “Qui si ammazza troppo poco”, per non
parlare dei gas in Etiopia o delle stragi di civili in Libia.
Si è cercato di costruire la falsa immagine di “Italiani brava gente”, ma
è solo una misera mistificazione nazionalitaria: i neofascisti (in buona
compagnia) cercano, inutilmente, di rovesciare la Storia facendo un pietoso
vittimismo o una sorta di ribaltamento delle responsabilità e questo è
paradigmatico nell’operazione di falsificazione strumentale sulle foibe.
L’Antifascismo conosce la storia, non accetta la logica
della memoria condivisa e sa quali e quante responsabilità ed atrocità ha
commesso il regime, appoggiato dal potere politico e da quello economico degli
agrari e della grande industria contro gli Antifascisti ed il Movimento operaio
e contadino.
Proprio in questo momento di crisi del sistema capitalistico va amplificata la
vigilanza antifascista, per evitare quello che successe dopo la crisi del ’29.
A Terni operaia nessuno è straniero.
Anche durante il ventennio nel Ternano vi furono forme di resistenza contro la
dittatura fascista.
Papigno, Marmore, Piediluco e la Valnerina sono stato i territori in cui il
fascismo non è passato e da cui è partita la Resistenza armata che lo ha
sconfitto; ancora oggi da Terni parte una sola voce unita e decisa:
IL FASCISMO NON PASSERÀ.
La RAT dà appuntamento a tutte/i Lunedì, 24 Febbraio 2014,
alle ore 9, davanti al Tribunale di Terni, in Corso del Popolo, per il presidio
in solidarietà degli Antifascisti processati per la manifestazione
all’aviosuperficie.
Abbiamo la memoria lunga e vogliamo che Terni sia una città
aperta a tutte le diversità e che nessuno possa neanche pensare a violenze
omofobe e razziste, su cui la Destra cucina il suo torbido brodo di coltura.
COBAS DELL’UMBRIA 16 Febbraio 2014