“Abuso della comunicazione al personale scolastico da parte delle scuole attraverso sms/WhatsApp o email”.


Da un certo tempo a questa parte, e sempre con maggiore frequenza, arrivano segnalazioni da parte del personale della scuola dove si denuncia che da parte di alcuni dirigenti scolastici si ricorre ad un uso eccessivo della posta elettronica, di sms o di messaggi tramite WhatsApp per comunicazioni di lavoro “urgenti” con il personale docente e Ata.
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Il contratto di lavoro non prevede l’istituto della reperibilità, per cui “nessuno è obbligato a controllare” e, tanto meno, a rispondere agli eventuali messaggi di lavoro inviati dal proprio Dirigente scolastico fuori dall’orario di servizio.
In altre parole il personale della scuola non è tenuto a controllare, a tutte le ore, il proprio cellulare o la propria email per verificare disposizioni di servizio (quali modifiche dell’orario, riunioni collegiali o altre informazioni ritenute urgenti), inviate da Dirigenti via Sms, WhatsApp, caselle email a tutte le ore della giornata, comprese quelle serali e persino nei giorni festivi.
Non si può accettare che il controllo da parte del personale di comunicazioni fatto in questo modo sia considerato “legittimo”, quindi un obbligo.
Pertanto invitiamo le scuole che devono comunicare con il personale di trovare modalità di comunicazione condivise e rispettose delle “libertà fondamentali delle persone” (Cost. Art 2”La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…”).
Invitiamo il personale Docente e ATA a segnalare ai Cobas della scuola (cobastr@yahoo.it) casi di abuso della comunicazione e di violazione delle prerogative contrattuali.


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