Convocazioni collegi docenti e OOCC in modalità telematica, duri i Cobas
In Umbria in moltissime scuole (ma purtroppo la questione è nazionale) sono stati convocati in questi giorni illegittimi collegi docenti con all’ODG “delibere” su moltissime e pericolose questioni che hanno al centro la modifica dei PTOF e il disciplinamento e controllo del lavoro dei docenti.
La normativa infatti è chiara: non è legittima la convocazione degli OOCC online e quindi non hanno alcun valore le relative deliberazioni.Abbiamo deciso di opporci frontalmente a questa marea montante e siccome in molte scuole la situazione rischia di debordare, abbiamo inoltrato una diffida ai dirigenti sulla illegittima convocazione e deliberazione degli OOCC online.
Mentre finora la scuola e la didattica sono andate avanti col lavoro volontario e le sperimentazioni del corpo docente, sembra che per molti dirigenti la “fase due” debba prevedere un dispositivo disciplinare e autoritario del lavoro dei docenti, ma questo passaggio, oltre che inopportuno, a oggi non ha alcuna giustificazione normativa.
Affermiamo il carattere informale e non deliberante delle riunioni degli OOCC, che sono importanti in questo momento -se non si tentano forzature disciplinari- come hanno dimostrato le riunioni dei consigli di classe programmati nelle scorse settimane, che sono stati momenti di confronto tra colleghi/e sulle esperienze e le sperimentazioni in atto, partecipando ai quali ci siamo confrontati tra colleghi ribadendo che non c’era alcuna legittimità su eventuali delibere.
Riteniamo fondamentale opporci a questa offensiva concordata da parte di molti dirigenti scolastici, per evitare un attacco frontale alla libertà di insegnamento e un tentativo di irreggimentare il libero e encomiabile lavoro dei tanti docenti che hanno garantito, spesso in condizioni pesanti e con i propri mezzi, la prosecuzione dell’attività didattica e la relazione educativa con i loro studenti.
E’ senza alcun senso didattico questo autoritario tentativo di imporre, illegittimamente, un modello di scuola disciplinare e di didattica virtuale centrata sulle fallimentari “competenze”, attraverso collegi docenti fantasmatici e delibere illegittimi.
E’ fondamentale contrastare “con ogni mezzo necessario” questa deriva autoritaria che attacca il cuore della scuola, prima che si sedimentino i veleni tossici e che sia molto complesso… sanificare l’ambiente scolastico, visto il tentativo in atto a che “l’emergenza diventi la regola”, come affermava nelle tesi sulla storia Walter Benjamin e ci ricorda Giorgio Agamben in Homo Sacer e negli ultimi interessanti articoli scritti sull’emergenza COVID19.
Dobbiamo intervenire ora siccome non ci sembra ci siano i tempi tecnici per arrivare ad un’approvazione veloce da parte della Camera dell’emendamento all’art 73 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 “Cura Italia”, poiché assistiamo a questo proliferare di convocazioni dei collegi da parte dei dirigenti scolastici nel silenzio (se non con l’accordo) dei sindacati concertativi. Per questo abbiamo inoltrato formale diffida a quei dirigenti per evitare questa deriva che prevede di approvare modifiche dei PTOF, regolamenti che tentano di irreggimentare il libero lavoro dei docenti tramite una burocratizzazione, un’eterodirezione e l’imposizione di mansioni assolutamente non previste dalla normativa vigente e soprattutto non opportune né utili nel momento attuale.
È interesse della comunità scolastica in un periodo complesso come il presente di adoperarsi e collaborare per la salvaguardia del diritto all’istruzione, ma nel rispetto delle proprie prerogative, dei diritti e delle libertà che non sono state soppresse dall’emergenza del coronavirus.
I DIRIGENTI NON POSSONO SOSPENDERE DAL SERVIZIO I DOCENTI
Importante risultato dei COBAS DELLA SCUOLAdi TERNI a tutela deidiritti dei docenti: anche dopo il D.Lgs “Madia” n. 75/2017 “ i dirigenti scolastici non hanno alcuna competenza disciplinare oltre la censura, sono dunque Illegittimi tutti i provvedimenti disciplinari di sospensioneirrogatidal 2009 dai DS!
INVITIAMO TUTTI/E I E LE DOCENTI CHE SONO STATE SANZIONATI/E DAI DIRIGENTI CON PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI DI SOSPENSIONE A RIVOLGERSI AI COBAS DELLA SCUOLAPER TUTELARE I PROPRI DIRITTI, LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO, LA PROPRIA DIGNITÀ E PROFESSIONALITÀ DOCENTE.
CHIAMARE 328 6536553
SENTENZA n. 145/2018 DELLA CORTE DI APPELLO DI PG CHE CONFERMA LA INCOMPETENZA DISCIPLINARE DEI D.S.
SCARICA QUI https://drive.google.com/file/d/1rpmRNx9G-JEHMnLHb7Am9ESnuhqlPKs4/view?usp=sharing
NON ESISTE ALCUN OBBLIGO DI RECUPERO PER RIDUZIONE ORARIA SE LA MOTIVAZIONE NON E’ DIDATTICA
Il CCNL SCUOLA e la normativa vigente sono chiari sulla questione del fatto che non vi è alcun obbligo di recupero della riduzione dell’unità oraria se questa avviene per motivi non connessi didattica, che è la situazione più frequente in quanto le motivazioni sono quasi sempre connesse alla logistica e a motivi connessi ai trasporti o alla mensa.
Il comma 2 dell’articolo 28 del CCNL Scuola afferma:
Al di fuori dei casi previsti dall’articolo 28, comma 8, del CCNL* 29/11/2007, qualunque riduzione della durata dell’unità oraria di lezione ne comporta il recupero prioritariamente in favore dei medesimi alunni nell’ambito delle attività didattiche programmate dall’istituzione scolastica. La relativa delibera è assunta dal collegio dei docenti
*Il comma 8 del CCNL 2007 così recita:
Per quanto attiene la riduzione dell’ora di lezione per cause di forza maggiore determinate da motivi estranei alla didattica, la materia resta regolata dalle circolari ministeriali n. 243 del 22.9.1979 e n. 192 del 3.7.1980 nonché dalle ulteriori circolari in materia che le hanno confermate. La relativa delibera è assunta dal consiglio di circolo o d’istituto.
NO AL RECUPERO IN CASO DI RIDUZIONE ORARIA PER RAGIONI ESTRANEE ALLA DIDATTICA, IN CASO VI CHIEDESSERO ILLEGITTIMAMENTE DI RECUPERARE ORE. CHIEDETE ORDINE DI SERVIZIO SCRITTO E CONTATTATE I COBAS SCUOLA.
NON E' OBBLIGATORIA NE' LA SOMMINISTRAZIONE NE' LA CORREZIONE O TABULAZIONE DEI NEFASTI QUIZ INVALSI
DAL LINK QUI SOTTO POTETE SCARICARE LA DICHIARAZIONE DI INDISPONIBILITÀ A SOMMINISTRARE, CORREGGERE O TABULARE I QUIZ INVALSI E LA RIMOSTRANZA SCRITTA CONTRO QUALSIASI ILLEGITTIMO ORDINE DI SERVIZIO O CIRCOLARE DEI DS: https://drive.google.com/file/d/1OI9C0v_N_Mz8I9xv5w2k7DFJiDQ_YCqk/view?usp=sharing
LE ORE DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA VANNO RETRIBUITE
Importante vittoria dei COBAS DELLA SCUOLAdi TERNI per i diritti dei docenti: i corsi di formazione sulla sicurezza, se organizzati fuori dall'orario di lavoro, vanno retribuiti dalla scuola come ore di attività aggiuntive a quelle contrattualmente previste.
Se non riuscite a far deliberare nei collegi docenti PTOF che tutelano la libertà di insegnamento potete avvalervi dell'opzione di minoranza ai sensi del comma 2 articolo 3 Dpr n. 275 e del comma 14 della legge 107/15.
Non si sarà così vincolati alle decisioni del PTOF e ai conseguenti obblighi di lavoro: corsi di aggiornamento, prove parallele, didattica standardizzata o per competenze…
Tali mozioni vanno presentate (non votate) al collegio docenti ed al protocollo della scuola.
I DOCENTI NON HANNO L'OBBLIGO DI PRESENZA DURANTE LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE.
Non esiste alcuna norma contenuta in fonte primaria e/o secondaria del diritto, di natura legislativa e/o regolamentare, che preveda espressamente l’obbligo di presenza dei docenti e l’obbligo di vigilanza dei medesimi durante le assemblee studentesche.leggete qui
NON C'E' OBBLIGO PER I DOCENTI DI PRESENZA O SORVEGLIANZA DEGLI STUDENTI NELLE ASSEMBLEE
I COBAS SCUOLA sono a fianco delle lotte studentesche per la difesa della scuola pubblica e partecipano liberamente alle loro assemblee, non come "sorveglianti", ma come soggetti della stessa comunità educante attivi contro le derive della scuola azienda, contro la riduzione del sapere critico a addestramento al lavoro e alle vuote competenze.
Non esiste alcuna norma che preveda l’obbligo di presenza dei docenti e/o di vigilanza dei medesimi durante le assemblee studentesche.
Se venisse illegittimamente prevista dai dirigenti scolastici tramite circolare/ordine di servizio la presenza e/o la sorveglianza degli studenti presentate rimostranza scritta ex art. 17 del D.P.R. n. 3 del 10 gennaio 1957, di cui vi forniamo una copia scaricabile liberamente dal sottostante link:
https://drive.google.com/file/d/17vigrHSJhmAsvYNf64c8qllC60ORTvkk/view?usp=sharing
RIMOSTRANZA SCRITTA
Docenti ed ATA nel caso di ordini palesemente illegittimi da parte dei dirigenti scolastici o dei DSGA, ad esempio in contrasto con le delibere degli Organi Collegiali, con le norme contrattuali, coi regolamenti, per opporvi è necessario protocollare una rimostranza scrittascarica qui
rimostranza scritta contro smistamento alunni di altre classi
per vertenze e consulenze gratuite non bisogna essere iscritti, meglio telefonare per concordare appuntamenti
i cobas sono composti da lavoratori, lavoratrici, precari e disoccupati che si autorganizzano e lottano nei posti di lavoro e nel territorio, non accettano né deleghe, né distacchi, né il sindacalismo di mestiere che è lontano dai reali interessi dei lavoratori e impone la linea dell'apparato concertata tra i sindacati di stato, i governi, i padroni e i dirigenti
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato
THE QUESTION IS...
«Quando io uso una parola» disse Humpty Dumpty con un certo sdegno, «quella significa ciò che io voglio che significhi - né più né meno». «La questione è» disse Alice, « se lei può costringere le parole a significare così tante cose diverse». «La questione è» replicò Humpty Dumpty, « chi è che comanda – ecco tutto» L. Carroll, ATTRAVERSO LO SPECCHIO
ODIO DI CLASSE
“Quelli che portano via la carne dalle tavole/insegnano ad accontentarsi./Coloro ai quali il dono è destinato/esigono spirito di sacrificio./I ben pasciuti parlano agli affamati /dei grandi tempi che verranno./Quelli che portano all’abisso la nazione/affermano che governare è troppo difficile/per l’uomo qualsiasi.” Bertolt Brecht
AUTORGANIZZIAMOCI
28.01 Corteo regionale autorganizzati
sindacalismo di base ed antagonisti, da piazza Tacito alla Thyssenkrupp