verità e giustizia per l'agguato mortale che ha colpito la comunità curda di Parigi

L'agguato mortale al Centro Culturale Curdo di Parigi avvenuto stamani ha fatto 3 vittime tra i militanti curdi, altri 4 sono stati feriti tra cui uno in gravissime condizioni.
Il killer arrestato è un pregiudicato di destra, in galera  per precedenti aggressioni razziste ma scarcerato il 12 dicembre scorso: non ci sorprende se nel corso delle indagini verrà fuori che sia stato utilizzato dai servizi segreti turchi, il famigerato MIT, già responsabile dell'agguato che 10 anni fa sempre a Parigi, il 9 gennaio 2013 costò la vita a 3 dirigenti l'Ufficio Politico del Kurdistan, Sakine,Fidan, Leyla.
Così come non ci sorprende la puntuale e decisa risposta dei rifugiati-esuli kurdi a Parigi,che accusano il presidente Macron e il ministro degli interni di scarsa protezione nei confronti della comunità curda, essendo l'intero apparato di sicurezza ben a conoscenza della rete e delle azioni criminali agite dal MIT in territorio francese.
La Confederazione Cobas da sempre a fianco del Movimento Curdo esprime alle famiglie dei militanti assassinati,alle Istituzioni Curde e al PKK la totale solidarietà, e l'impegno nella mobilitazione intesa a smascherare e punire i responsabili di questo vile ennesimo atto criminale, e a tal proposito fa sua la richiesta curda di " massima protezione" in Francia,Italia,Europa, delle sedi e dei rappresentanti del popolo curdo.
La Confederazione Cobas sostiene e partecipa a tutte le manifestazioni da qui al 9 gennaio 2023 indette  per garantire l'inviolabilità territoriale  ed impedire l'invasione del Rojava da parte delle armate turche,per pretendere la cessazione della "tortura dell'isolamento" applicata da anni in regime di carcere duro nei confronti del leader Ocalan, per moltiplicare le pronunce sulla sua liberazione e delle migliaia di prigionieri politici.

Roma 23.12.22      COBAS  Confederazione dei Comitati di Base

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