Visualizzazione post con etichetta solidarietà con i licenziati coop. Mostra tutti i post

STADIO SOLIDALE CON I LICENZIATI COOP DURANTE LA PARTITA TERNANA-REGGINA

Uno striscione di una decina di metri con la scritta “SOLIDARIETA’ AI LICENZIATI COOP” appeso in via dello stadio e oltre 2.000 volantini distribuiti alle entrate principali dello stadio Libero Liberati durante la partita Ternana-Reggina. Interesse e solidarietà sono stati espressi dai ternani per la questione dei licenziati della Coop, nonché una solidarietà fattiva con la sottoscrizione di un centinaio di euro per le spese legali contro i licenziamenti.
Continuano così le iniziative per il “natale solidale con i lavoratori licenziati della Coop” e dopo il concerto della Concabanda del 25 dicembre al CS Cimarelli, la solidarietà espressa nei giorni scorsi da Rifondazione Comunista e dal Movimento 5 Stelle sono in programma varie iniziative per coprire le spese legali e garantire ai due licenziati quanto auspicato dai lavoratori autorganizzati e dal Cobas della Coop: il reintegro nel posto di lavoro, cancellando l’accusa infamante di furto a chi avrebbe mangiato qualche cioccolatino, fatta da chi ha avuto una pessima gestione  degli investimenti della Coop e dei fondi del prestito soci investimenti: parliamo delle pesanti perdite in
EDIB/Corriere dell’Umbria, nel Monte dei Paschi di Siena, nella Banca Popolare di Spoleto ed dell’alienazione del patrimonio immobiliare -reale garanzia della restituzione del prestito ai soci- al Fondo Etrusco di Caltagirone e MPS.
Auspichiamo che Coop Centro Italia ritiri i provvedimenti di licenziamento evitando di far ricorrere i lavoratori alla magistratura per ottenere il riconoscimento dei loro diritti e ristabilisca rapporti civili all’interno del punto vendita di Terni, garantendo la piena democrazia e la dialettica sindacale.


Terni 29 dicembre 2013                                                            COBAS COOP CENTRO ITALIA

ancora un volantino solidale con i lavoratori Coop

sabato 28 dicembre 2013 · Posted in , ,


“LADRI” DI MERENDINE?
natale solidale con i licenziati della coop!
Alla fine di novembre sono arrivate le lettere di licenziamento a due lavoratori della COOP con l’accusa di aver rubato merendine e caramelle esposte in un contenitore del magazzino. Il caso sembra molto simile a quello che successe in coop Tirreno nel 2010 quando vennero fatte accuse simili a 24 lavoratori, di cui 7 licenziati e poi reintegrati dai giudici.

La questione apre molte perplessità sulle forme di controllo e videocontrollo
illegale all'interno della COOP, ma soprattutto sull'opportunità di procedere a misure così drastiche ed infamanti per i lavoratori. Dopo decenni di lavoro in COOP qual è la logica che porta a licenziare lavoratori, uno dei quali vicino alla pensione, con l’accusa, tutta da dimostrare tra l’altro, di essersi mangiati qualche caramella? Infatti tra i lavoratori prevale la perplessità: per anni in Coop il materiale deteriorato era a disposizione dei lavoratori e mangiare un dolcetto non è proprio lo stesso che organizzare e perpetrare un furto. 

Un romanzo di Camilleri con protagonista Montalbano si intitola proprio il “ladro di merendine”, a sottolineare l’inconsistenza della questione, ed allora cosa passa in mente a COOP Centro Italia in questo momento di crisi, di mettere sulla strada due lavoratori per una questione così risibile? Può la stessa COOP presentarsi come moralizzatrice assoluta dopo le operazioni finanziarie che l’hanno vista protagonista di investimenti (e perdite sostanziali di milioni di euro, spesso del “prestito sociale”) in EDIB (Corriere dell’Umbria), Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Spoleto o nell’operazione di alienazione del patrimonio immobiliare al Fondo Etrusco (di M.P.S. e Caltagirone)?

Come mai un sindacato come FILCAMS CGIL è stato in silenzio per oltre un mese e si è rifiutato di organizzare un’assemblea in solidarietà coi lavoratori licenziati, facendo di fatto saltare una risposta unitaria dei lavoratori?

Gli autorganizzati ed i COBAS della COOP, rifiutando i licenziamenti e ritenendoli quantomeno inopportuni, eccessivi e lontani dalla storia e dalla pratica del movimento operaio da cui Coop proviene, lanciano una campagna di solidarietà con i licenziati della coop per garantire loro le spese legali per opporsi ai licenziamenti.
Il 25 dicembre centinaia di persone hanno dimostrato la loro solidarietà partecipando al concerto/benefit della Concabanda al c.s. Cimarelli.
Sia Rifondazione Comunista che il Movimento 5 Stelle hanno espresso la loro solidarietà ai licenziati  e Rif.Com. ha chiesto alla Coop di ritirare i licenziamenti.
NATALE SOLIDALE RACCOLTA FONDI PER PAGARE LE SPESE LEGALI DEI LICENZIATI COOP
PERCHÉ IL NATALE NON SIA UNA DATA VUOTA E CONSUMISTICA, LANCIAMO UNA  RACCOLTA DEI FONDI PER LE SPESE LEGALI DEI LICENZIATI COOP: POTETE CONSEGNARLI AI COBAS OPPURE A VERSARLI SUL  CC. DEI COBAS IBAN:  IT14 X076 0114 4000 0003 9956 966 CON LA CAUSALE “spese legali licenziati Coop”
                                     COBAS COOP CENTRO ITALIA

IL REGALO DI NATALE DELLA COOP: SE LA COOP SIAMO NOI, NOI VOGLIAMO IL RITIRO DEI DUE LICENZIAMENTI !

qui sotto il bel comunicato stampa di Rifondazione Comunista in solidarietà con i licenziati della Coop Centro Italia

IL REGALO DI NATALE DELLA COOP 
SE LA COOP SIAMO NOI, NOI VOGLIAMO IL RITIRO DEI DUE LICENZIAMENTI !
 Rifondazione Comunista ritiene inaccettabile il licenziamento dei due lavoratori della Coop Centro Italia di Terni accusati, secondo quando riferiscono i rappresentanti sindacali di base dell’ipermercato, del furto di prodotti dolciari per un importo di pochi euro.
Il PRC chiede il ritiro del provvedimento e l’immediato reintegro sul posto di lavoro dei due lavoratori.
In ogni luogo di lavoro, per regolare l’organizzazione delle attività, ci sono regole scritte e non scritte. Quest’ultime, venendo tacitamente rispettate da tutti, nell’arco della giornata lavorativa, hanno pari validità, perché funzionali e regolatrici dei rapporti tra subordinati e capi.  
All’ipermercato, come affermano i colleghi dei licenziati, era consuetudine che la merce deteriorata, oramai invendibile, fosse a disposizione dei dipendenti.
Ma le regole non scritte smettono di essere valide nei momenti di conflitto ed anzi diventano un’arma impugnata contro i lavoratori, come nel caso in questione.
Ed è da tempo che c’è conflitto all’interno dell’ipermercato di Via Gramsci su diverse questioni sindacali, come evidenziato anche  pubblicamente dalle polemiche sulla gestione delle festività del 25 Aprile e Primo Maggio.
E così si arriva al punto, riportato dai quotidiani locali, che per il consumo, non autorizzato, di qualche merendina o caramella non più commerciabile, scatti l’accusa di appropriazione privata e si mettano, dopo anni di servizio, due persone (una delle quali sulla soglia della pensione) e le loro famiglie, d’improvviso in mezzo alla strada.
Un provvedimento spropositato e di inaudita violenza se si pensa che è stato preso, a quanto pare, senza prima ricorrere al richiamo o applicando sanzioni disciplinari meno gravi del licenziamento.
La cosa grave, ma ormai non più sorprendente, è il silenzio, sulla vicenda, dei sindacati confederali, CGIL compresa.
Di casi simili a questo, nel silenzio generale, ce ne sono decine ogni giorno in tutto il territorio nazionale: è il frutto della cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Mano libera ai padroni di licenziare come e quando vogliono: questa è la ricetta che dovrebbe portare a nuova occupazione, anche secondo il “giovane  Renzi”, neo segretario di quel partito che, solo qualche decennio fa, era alla testa del movimento operaio e rappresentava il più forte partito comunista d’occidente.
Che tutto questo accada dentro un’azienda come la Coop (con il suo particolare patrimonio storico) che ha, per ironia della sorte, la propria sede in una via dedicata ad Antonio Gramsci, è la migliore rappresentazione della drammatica involuzione democratica e culturale del nostro Paese e del vero significato del riformismo propinato in questi anni dalle forze politiche di Governo, come unico rimedio alla crisi economica.
E’ ora di opporre alle controriforme dei padroni e di questo Governo un nuovo protagonismo delle classi lavoratrici e dei loro diritti, partendo dai territori e dalle tante, troppe prevaricazioni che si consumano quotidianamente, come nel caso dei due licenziati alla Ipercoop di Terni. 

PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA
Federazione di Terni
 
Terni, 27 Dicembre 2013

NATALE SOLIDALE CON I LICENZIATI COOP

COMUNICATO STAMPA
NATALE SOLIDALE CON I LICENZIATI COOP
La coop Centro Italia a fronte di un marketing accattivante e basato su presunti valori sociale e solidali, nei rapporti con i lavoratori si comporta come un padrone delle ferriere dell'800 e licenzia, alla vigilia di Natale, due lavoratori accusandoli di aver mangiato qualche dolcetto presente in magazzino. Due licenziati dopo decenni di lavoro alla coop, senza appello ed in maniera imperativa.
Un licenziamento per motivi assolutamente pretestuosi e assolutamente sproporzionati rispetto all'accusa, tutta da dimostrare, alla quale i Cobas rispondono lanciando una campagna di solidarietà con i licenziati coop cui chiediamo di aderire lavoratori, consumatori, soci coop e cittadini. 
  1. Inizia dal 25 dicembre al 7 gennaio una raccolta di fondi per garantire ai due licenziati da Coop centro Italia le spese legali per contestare i licenziamenti: consegnandoli alla RSU Cobas Andrea Leonardi, oppure in sede cobas, via del lanificio 21 tutti i l.unedì dalle 17 alle 20 oppure con un versamenro sul CC dei Cobas IBAN: IT14 X076 0114 4000 0003 9956 966  specificando nella causale "in solidarietà coi licenziati COOP
  2.  viene organizzato il 25 dicembre dalle ore 23 un concerto benefit della Conca Banda presso il centro sociale Germinal Cimarelli con ingresso a sottoscrizione per le spese legali. Un natale solidale contro il comportamento padronale di COOP.
Invitiamo tutti e/e ad una solidarietà fattiva, per scrivere potete utilizzare questa email: cobastr@yahoo.it

Powered by Blogger.