Posizioni economiche Ata, il taglio non è affatto escluso

martedì 28 ottobre 2014

 di Nicola Mondelli  Una lettura sugli effetti delle disposizioni contenute nell'articolo 21 del disegno di legge di stabilità, riportata nell'articolo «Ata, stangata su organici e salari» pubblicato si Azienda Scuola di martedi 21 ottobre, secondo la quale la proroga fino al 31 dicembre 2015 del blocco economico della contrattazione potrebbe avere riflessi anche sui compensi spettanti al personale Ata titolare della prima o della seconda posizione economica, è stata da alcuni lettori non condivisa. Legittima un diversa lettura. Ma, per quanto ci riguarda, ribadiamo che i compensi liquidati ai collaboratori scolastici titolari della prima posizione economica (80 euro mensili netti) e agli assistenti tecnici titolari della seconda posizione (100 euro mensili netti ) potrebbero non essere più corrisposti per tutto il periodo del blocco economico della contrattazione ipotizzato dal disegno di legge di stabilità 2015, a meno che il legislatore non decida diversamente nel corso dell'iter parlamentare del provvedimento.

Se è certamente vero che le disposizioni contenute nell'articolo 21, commi 1, 2 e 3 del disegno di legge non indicano espressamente la sorte riservata ai compensi liquidati ai titolati delle due posizioni economiche, è altrettanto vero, trattandosi di voci stipendiali, che non potranno per tale loro natura non sottostare alle norme sul blocco delle retribuzioni. Ben venga ovviamente una interpretazione diversa purché chiaramente indicata nella norma di legge.
Non va peraltro ignorato che i predetti compensi, la cui natura, ripetiamo, è quella di una retribuzione aggiuntiva collegata ad un maggiore impegno lavorativo, non sono già più corrisposti dal 1° settembre 2014, mentre quelli spettanti a partire dal 2011 e fino ad agosto del 2014 stanno per essere liquidati non nella loro interezza ma con una somma «una tantum».

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