CHIAREZZA E TRASPARENZA SULLE SUPPLENZE
29.09 H. 15 PRESIDIO DAVANTI ALL’USP DI TERNI
I COBAS, comitati di base della scuola promuovono
e supportano il presidio davanti al
provveditorato di Terni che si terrà giovedì prossimo, 29 settembre dalle ore
15 alle ore 17 ed invitano docenti, ATA, studenti e genitori ad essere presenti
per tutelare la scuola pubblica.
I Cobas hanno chiesto ed ottenuto per il pomeriggio del 29 un
incontro chiarificatore con il dirigente dell’AT di Terni dell’Ufficio
scolastico regionale (l’ex provveditore agli studi) per presentare i problemi connessi
all’assegnazione delle supplenze, cioè degli incarichi annuali ai docenti
precari.
Contrariamente
a quanto avviene in altre province,
dove i “provveditorati” impongono alle
scuole delle date unificate per permettere ai docenti precari di scegliere in
maniera chiara e trasparente su quali cattedre poter insegnare, garantendo agli studenti nel contempo la
continuità didattica e la garanzia che sia l’avente diritto ad occupare la
cattedra, la mancanza di una data
unitaria in provincia di Terni non garantisce alcunché, né trasparenza né
chiarezza prefigurando inoltre meccanismo poco chiaro nella gestione della
cosa pubblica, in particolare in un contesto così importante quale la scelta dei docenti delle cattedre.
Per questo i Cobas della scuola di Terni hanno presentato diverse diffide ai
dirigenti scolastici per irregolari convocazioni dei supplenti e, in data
17 settembre, al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale (ex
provveditore) la richiesta di convocazioni in date unitarie delle supplenze.
Insieme ai docenti del DAT-docenti autorganizzati di Terni promuoviamo il presidio del 29
settembre, dalle ore 15 alle ore 17 con l’obiettivo di giungere ad un accordo che garantisca trasparenza
e chiarezza ai supplenti
nell’assegnazione delle cattedre tramite convocazioni unitarie da parte delle
scuole per le supplenze annuali e per garantire agli studenti e alle loro
famiglie una scelta consapevole e, laddove sarà possibile, la continuità didattica
nella relazione educativa.
Viene così ulteriormente smontata nei fatti la retorica sulla scuola
del nefasto governo Renzi e della ministra Giannini, che hanno utilizzato
una sentenza della corte europea, che imponeva l’assunzione ai precari con
oltre tre anni di servizio continuativo nella scuola, per far passare la peggiore riforma aziendalistica della scuola del dopoguerra,
per assumere solo i due terzi di coloro
che avrebbero avuto diritto smantellando cattedre e precarizzando la
funzione insegnante, utilizzando un concorso truffa per espellere decine di
migliaia di precari dalla scuola, continuando inoltre ad utilizzare in maniera
strutturale il lavoro di decine di migliaia di precari senza il cui lavoro la
scuola non potrebbe andare avanti ma che sono sempre di più senza diritti né garanzie.
UNIFICHIAMO LE LOTTE DEI PRECARI CONTRO LA
SCUOLA AZIENDA E LA PRECARIZZAZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA
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