A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico 20016/2017, andiamo ad analizzare la situazione delle supplenze, ed in particolar modo la terza fascia d'istituto. Eliminare totalmente le supplenze era una delle mission principali di questo governo e del ministro dell'istruzione Stefania Giannini. Obiettivo naturalmente fallito, perché eliminare definitivamente le supplenze è praticamente impossibile in quanto tutti gli anni ci saranno svariate assenze da parte dei docenti che per forza di cose dovranno essere sostituiti con colleghi#precari.
La situazione delle supplenze quindi rispetto allo scorso anno non subirà particolari variazioni, anzi possiamo registrare con l'entrata in vigore dell'organico delle autonomie, il cosiddetto 'organico potenziato', un aumento dei posti. Ogni #Scuolaricordiamo da quest'anno ha avuto facoltà di potenziare alcune materie e li dove l'Usr non invii docenti specifici nelle materie da potenziare, ogni dirigentescolastico potrà attingere dalla seconda o dalla terza fascia d'istituto. Situazione che già si è verificata lo scorso anno scolastico.
A tutto questo va aggiunto l'elevato numero di bocciati all'ultimo concorso, docenti che comunque a breve torneranno ad insegnare, un'altro paradosso di questa incomprensibile riforma. Infatti un docente bocciato, tornerà in cattedra perché comunque essendo inserito nella graduatoria della seconda fascia d'istituto sarà convocato dagli istituti scolastici ove ci fosse bisogno di coprire cattedre annuali o supplenze brevi. Il #Miur da un lato reputa i docenti non all'altezza di superare unconcorso, ma dall'altro gli continua a conferire incarichi nelle scuole, dimostrazione del fatto che questo concorso è stato strutturato male.
In conclusione, nonostante le assunzioni dei docenti delle Gae (Graduatorie ad Esaurimento) e dei vincitori del concorso che di fatto lasciano invariato il numero dicattedre destinate alla terza fascia , ma con l'aggiunta dell'organico delle autonomie, il numero di posti totali aumenterà. Infatti il personale di ruolo e di seconda fascia non è sufficiente a coprire tutti i posti, ed ecco che i così tanto bistrattati docenti della terza fascia d'istituto, definiti 'rami secchi da potare' dall'attuale presidente del consiglio Matteo Renzi, saranno ancora una volta vitali per il regolare svolgimento del nuovo anno scolastico.
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