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Allontanato da Terni il dirigente della DIGOS Moreno Fernandez (2)

lunedì 3 giugno 2013 · Posted in , ,




il sig. Fernandez è quello seduto a destra

E' in corso un’indagine della procura di Terni sul alcune vicende avvenuto negli ultimi mesiche rientrerebbero  nell’espletamento dell’attività  d’indagine in alcune inchieste.  Si aspetta  lunedì la decisione del gip sull’ex dirigente della Digos, Moreno fernandez, a cui la procura avrebbe contestato le  ipotesi di reato di abuso d’ufficio, d’induzione a violare il segreto d’ufficio, falso in atto pubblico, le false dichiarazioni al pm, le rivelazioni di segreto d’ufficio e l’omessa denuncia di reato

Intanto venerdì l’indagato avrebbe risposto al gip a cui avrebbe riferito dei fatti diversi. Poi da queste ipotesi di reato sarebbero partite anche  altre indagini che da cui potrebbero scaturire iscrizioni nel registro degli indagati per altre persone. 

Un’ultima parte delle indagini, spostata per competenza alla procura di Firenze, riguarderebbe le intercettazioni e il pedinamento di un giudice e della moglie, il tutto riguarderebbe alcuni provvedimenti Daspo che sarebbero stati irrogati a dei tifosi.

Mandato via da Terni il capo della DIGOS

venerdì 31 maggio 2013 · Posted in , ,

Trasferito a Roma il dirigente della DIGOS Moreno Fernadez In Vaticano si direbbe :"PROMOVEATUR UT RIMOVEATUR"


il sig Fernandez è quello seduto a destra


Trasferimento per il dirigente della Digos della questura di Terni Moreno Fernandez che da lunedì prossimo ricoprirà un nuovo incarico alla questura di Roma. Il suo posto nel frattempo rimarrà vacante.
Intanto è in corso anche un’indagine della procura di Terni sul comportamento dello stesso Fernandez avvenuto negli ultimi mesi e che riguarderebbe il suo lavoro di investigatore nell’ambito di importanti inchieste, come quella che ha portato nel marzo del 2012 all’arresto di nove persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina tra cui sei curdi, arrestate nel marzo del 2012 proprio dalla squadra Digos in seguito ad un'indagine durata quasi un anno. 

Secondo le accuse queste fornivano agli immigrati, quasi tutti curdi, dietro pagamento, un pacchetto «tutto compreso» che gli garantiva viaggio, alloggio e un lavoro. Dopo averli istruiti sulle dichiarazioni da fare alle autorità italiane, anche con storie false di torture in realtà mai avvenute per ottenere l'asilo politico o permessi per motivi umanitari. I curdi avrebbero gestito con prestanomi e direttamente cinque kebab. All'epoca ordinanza di custodia cautelare anche per una collaboratrice di una scuola di formazione di Roma, accusata di avere consentito in cambio di soldi il rilascio a cittadini stranieri di abilitazioni per la conduzione di esercizi pubblici. Ma nell’ottobre scorso per tutti è caduta l’accusa di più grave, quella dell’associazione a delinquere. A deciderlo il giudice per le indagini preliminari Pierluigi Panariello dopo l'istanza del pm Elisabetta Massini. 

E dopo ci sarebbero state, secondo una prima ipotesi accusatoria, alcuni abusi nelle indagini e nelle intercettazioni telefoniche. E proprio su queste oggi lo stesso Fernandez dovrebbe essere interrogato al palazzo di giustizia di Corso del Popolo dal magistrato Elisabetta Massini. Nove le ipotesi di reato fatte dal pm. 



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