SOLIDARIETA’ ALLA COMUNITA’ SENEGALESE. CHIUDERE CASA POUND
In queste ore alcuni gruppi neofascisti cercano di prendere le distanze dal Casseri, presentandolo come un soggetto chiuso e mentalmente insano per nascondere il fatto oggettivo che il gesto criminale è frutto della contiguità culturale dell'assassino con gli ambienti xenofobi e violenti di cui Casa Pound è parte integrante.
Dopo quanto è successo a Firenze, ma anche a Torino, dove è stato incendiato un campo Rom e dopo la tragedia di Utoya in Norvegia (anche lì un killer di decine di persone è stato definito folle), non possiamo permettere che esistano anche nella nostra città circoli che pongono alla base del loro agire ideologie razziste, culto della guerra e deviate teorie della tradizione. Non si può ridurre tutto ad un semplice dramma della follia. Come nel caso dell'assassino dei giovani laburisti norvegesi, anche questo Casseri non è un semplice pazzo, ma un pazzo che nasce da un brodo di coltura di odio, di razzismo e neofascismo, di paura per gli stranieri e per chi è diverso. Quanto meno, c'è un filo nero che unisce tutti questi casi, come dimostrato anche dai soliti forum che su Internet già esaltano l'assassino.
Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza alla comunità senegalese colpita dalla furia omicida del neofascista pistoiese, ci associamo alle proteste degli immigrati e di tutta la cittadinanza fiorentina contro il gesto criminale avvenuto per le vie dei mercati e chiediamo che gli organi istituzionali, dal Sindaco, al Prefetto si impegnino per l’immediata chiusura della sede pistoiese di Casa Pound.
Nel ribadire il nostro impegno per una società antirazzista e multiculturale invitiamo tutte le forze politiche e sociali, ma anche i singoli cittadini a partecipare al sit-in che si svolgerà a partire dalle ore 17 di mercoledì 14 dicembre in Piazza Duomo, davanti alla Prefettura di Pistoia
ANTIRAZZISTI E ANTIFASCISTI PISTOIESI