RESISTEREMO UN MINUTO IN PIU’…
Il 13 dicembre 2011 con la firma del “contratto auto”, Marchionne ha raschiato il fondo del barile di quanto restava ancora in Italia della tradizione dei valori universali del lavoro: il modello new co. non è altro che la giungla dove si vogliono lavoratori e lavoratrici ridotti/e ad individui soli alla mercè della legge del più forte, del profitto d’impresa e del mercato. Abbandonati perfino dai sindacati, perchè Fim-Uil-Fismic e sindacatini gialli che hanno firmato l’Accordo con Marchionne sono solo più in ruolo di “controllori” per conto del padronato.
L”uomo dell’anno”, « Marchionne l’uomo che ha salvato l’industria dell’auto » è il titolone del settimanale Time, ottiene carta bianca: cancella gli accordi preesistenti; sanziona il diritto costituzionali di sciopero, depreda la libertà e agibilità sindacale dei sindacati conflittuali che non si sono subordinati; saccheggia il denaro pubblico della cassa integrazione.
E in fabbrica ? I 18 turni diventano automatici ed esigibili senza contrattazione, 120 ore di straordinario obbligatorio sottoposto ai sistemi famigerati di ritmi, taglio di 10 minuti di pausa, lo spostamento della mensa a fine turno, e perfino la penalizzazione della malattia, con il non pagamento di almeno 2 giorni in caso di assenze superiori al 3,5% sulla media di stabilimento,.
Con l’impudenza di non dare nulla in cambio… a meno che si consideri quello che vantano i sindacati servi firmatari. Uno 0,5 % in più dell’azienda sui fallimentari Fondi pensione. Gli aumenti salariali orari, tanto strombazzati da Fim-Uilm-Fismic sono in realtà una risistemazione di voci già esistenti e hanno effetto solo a fronte di straordinari e aumento dei turni: grazie tante.. se ti spremi di prendi qualcosa in più !. Anche il mirabolante premio produzione di 600 euro nel 2012 è un imbroglio, legato alla presenza sul lavoro di 870 ore in sei mesi !.
E intanto la “manovraccia” del governo Monti violenta le pensioni. Dal 1°gennaio 2012 verrà abolito il sistema retributivo e sostituito con il contributivo per tutti, generando pensioni molto più povere Sempre dal 2012 sono abolite le attuali pensioni di anzianità, sostituite da 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne,. L’età anagrafica sarà portata a 66 anni: subito per gli uomini, e progressivamente da 62 a 66 per le donne: nel 2018, tutti, uomini e donne, potranno andare in pensione solo più per vecchiaia con un progressivo aumento dell’età minima fino a 70 anni. In conclusione… dal lavoro alla tomba.
E che fine fanno le RSU elette? Verranno fatte decadere subito ?…. ci mancherebbe solo più la disdetta da parte di Cisl-Uil dell’accordo interconfederale del dicembre 1993, che introduceva le Rsu. Intanto Marchionne piega anche la cig ai suoi voleri, e condanna le Rsu e i lavoratori più combattivi a non entrare in fabbrica e non per pochi giorni all’anno.
Difenderemo con tutte le nostre forze i diritti costituzionali che non possono essere annegati nell’arroganza di un patto padronale: l’art 39 sancisce la libertà sindacale e l’art. 40 difende il diritto di sciopero. Con o senza Rsu manterremo i presidi dei militanti Cobas, impedendo discriminazioni e licenziamenti: l’art.18 L.300/70 ”giusta causa” è sempre in vigore e delegittima il famigerato art. 8 introdotto dal governo Berlusconi. Con o senza Rsu, i Cobas sosterranno le vertenze aziendali e di gruppo con l’utilizzo di tutte le forme di lotta.
COBAS FIAT MIRAFIORI
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