Tra il 9 dicembre ed il giorno 13 dicembre in Commissione Affari costituzionali al Senato si discuterà il noto provvedimento legislativo s.958 dal titolo misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo, il quale, ancora oggi, all'articolo 2 contiene una delega di intervento e riforma della scuola. Tra i criteri generali si evidenziano, in particolare, l'organizzazione ed il coordinamento delle disposizioni vigenti, il loro adeguamento alla giurisprudenza, l'indicazione esplicita delle norme abrogate e l'aggiornamento delle norme relative ai procedimenti amministrativi . Tra le materie oggetto della delega, sono contemplate, in particolare, per il settore dell'istruzione, il reclutamento del personale docente, gli organi collegiali della scuola, le reti di scuole, i procedimenti amministrativi relativi allo status giuridico e al trattamento economico del personale scolastico, la contabilità delle istituzioni scolastiche, la disciplina giuridica di altri soggetti riconosciuti dall'ordinamento vigente in materia di istruzione e formazione e l'organizzazione delle istituzioni dell'AFAM. Una delle norme che ha fatto più discutere è quella che vuole la fine degli organi collegiali. Questi perderebbero ogni funzione deliberativa, ma manterrebbero solo funzioni consultive e nessuna su quelle attinenti allo stato giuridico del personale, detto in breve sparirebbero le competenze deliberative sulle attività aggiuntive e sul FIS.
Dopo qualche sollevazione tramite comunicati stampa, erano giunte rassicurazioni sul superamento di quel testo.Ma in verità nulla formalmente ed ufficialmente è stato, ad oggi, ritirato.Il testo in discussione è ancora quello originario.Insomma che l'attenzione sia massima nonostante le chiacchiere e la scuola non ha bisogno di chiacchiere. Marco Barone
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