Nessuna risposta al
          nostro Appello ai sindacati, che con noi 
hanno indetto i
          grandi scioperi di maggio-giugno, per un nuovo sciopero e una
          manifestazione nazionale contro gli effetti nefasti della
          legge 107 e per un forte recupero salariale
Convochiamo dunque per il
          13 novembre lo sciopero della scuola, disponibili ad altre
          proposte di data che giungano in tempi rapidi, e ribadiamo
          l’importanza di una manifestazione nazionale
Scrivevamo nel
        nostro Appello (del 19 settembre) ai Cinque sindacati
        Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda, che con noi hanno promosso e gestito
        i grandi scioperi di maggio-giugno nella scuola: “Si susseguono nelle scuole
          enormi assemblee unitarie che testimoniano la volontà diffusa
          di impedire la realizzazione degli effetti nefasti della legge
          107…Ma docenti ed Ata segnalano con forza che non si può
          rinchiudere tale lotta solo nelle singole scuole e chiedono
          che i sindacati che hanno condotto lo scontro con la cattiva
          scuola di Renzi diano vita ad un nuovo e plebiscitario
          sciopero generale della scuola e ad una oceanica
          manifestazione nazionale”. E poi, preso atto che i Cinque
        avevano indetto una giornata di mobilitazione in tale data,
        proponevamo che “il 24
          ottobre si svolga una grandiosa manifestazione nazionale a
          Roma, da gestire unitariamente; e che si convochi nella prima
          parte di novembre uno sciopero generale della scuola per la
          cancellazione degli effetti nefasti della 107 e per un forte
          recupero salariale per docenti ed Ata” di quanto perso
        negli ultimi anni e in particolare a causa di sei anni di blocco
        contrattuale.
Non abbiamo
        ricevuto risposte anche se sappiamo che i Cinque discutono da
        settimane, tra loro, sul da farsi. Poiché l’immobilismo non fa
        bene ai livelli di conflitto contro la cattiva scuola renziana
        né alla resistenza nelle scuole contro l’applicazione della 107,
        rompiamo gli indugi e
          convochiamo per il 13 novembre lo sciopero generale della
          scuola, ribadendo nel contempo la cruciale necessità che
        lo sciopero sia unitario per realizzare i livelli di
        partecipazione del 5 maggio e del blocco degli scrutini. Siamo
        quindi anche disposti a
          rivedere la data (entro la prima metà di novembre,
        comunque) di fronte ad
          una proposta avanzata dai Cinque in tempi celeri, e pure
        favorevoli all’estensione dello sciopero al restante Pubblico
        Impiego. Per la
          manifestazione nazionale riteniamo che la data preferibile
        resti il 24 ottobre. Qualora però ci sia disponibilità ad
        effettuare tale manifestazione in coincidenza con lo sciopero
        generale di novembre, potremmo accettare tale proposta,
        articolando anche noi la mobilitazione del 24 ottobre a livello
        regionale o interregionale. Ci auguriamo, dunque, che i tempi
        decisionali degli altri sindacati si accelerino e che si possa
        ricevere una risposta chiara ed ufficiale nei prossimi giorni.
Piero Bernocchi  portavoce nazionale COBAS
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