L’anno didattico in Italia è fra i più lunghi di quelli in Europa. Inizia a settembre, ma a dispetto di ingressi in agosto previsti in dieci paesi europei, in Italia si sta a scuola per 200 giorni.
E’ quanto emerge da un rapporto Eurydice i cui dati salienti sono stati pubblicati dal Sole 24 Ore.
Lo studio ha analizzato quanto avviene nei 38 paesi europei che partecipano al programma Erasmus+.
Come scrive il quotidiano finanziario, i primi a tornare a scuola sono gli alunni tedeschi per i quali le vacanze estive terminano il 1 agosto. In alcune regioni però sono previsti ingressi posticipati fino a settembre. Sono seguiti a ruota dagli scolari di Danimarca e Finlandia il cui rientro in aula è previsto subito dopo la prima decade di agosto. Gli ultimi per cui suona la campana sono invece gli studenti di Malta che si ritrovano in classe solo a partire dalla fine di settembre.
In fatto di giornate di studio, quelle più numerose si registrano proprio in Italia, a quota 200, esattamente come in Danimarca. Chi studia di meno (sempre in termini di giornate scolastiche) è lo studente albanese che sta in classe 156 giorni, quasi due mesi in meno rispetto all’Italia. La media è comunque compresa fra 1 70 e 180 giorni.
Gli intervalli per le vacanze variano in base alle nazioni, con l’unica eccezione per le feste natalizie previste in tutti i paesi presi in considerazione dal rapporto.
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