Documento docenti Liceo Vittorio Emanuele-Garibaldi di Napoli

sabato 20 giugno 2020


pubblichiamo il documento del  Liceo Vittorio Emanuele-Garibaldi di Napoli che condividiamo  e invitiamo a prendere come modello per proporlo nei collegi docenti...

al Ministro
(...)


In riferimento alle criticità emerse nel Collegio dei Docenti, riunitosi in modalità telematica il 12 giugno 2020, i sottoscritti docenti del Liceo Classico Statale “Vittorio Emanuele II-Garibaldi” di Napoli,
RITENGONO
 che ogni forma di didattica, adottata in tempo di sospensione della didattica in presenza, debba essere considerata una misura strettamente emergenziale. Dall’analisi degli aspetti negativi emerge che la Didattica a distanza, attuata nel periodo marzo-giugno 2020:
 1) non rappresenta, né sostituisce in alcun modo, il rapporto educativo in presenza;
2) è discriminatoria e penalizzante, sia per ragioni socio-economiche, in assenza di ambienti idonei e di adeguata strumentazione, sia perché non inclusiva dei soggetti più deboli e isolati;
3) emargina in particolar modo le discipline a carattere strettamente sperimentale, sia scientifiche, sia tecniche e professionalizzanti, che richiedono una didattica meramente laboratoriale;
4) non permette la libera e complessa relazione educativa nel processo di insegnamento-apprendimento, risultando più adatta ad un “insegnamento” di tipo trasmissivo - mai come in questo caso in modalità esclusivamente “frontale” passivo e standardizzato - limitando fortemente le opportunità di sviluppo del pensiero critico;
5) non consente di verificare l’autenticità delle risposte nelle prove di verifica, limitandone gravemente la funzione formativa;
6) consente alle piattaforme digitali private (in assenza di un’unica piattaforma validata dal Ministero dell’Istruzione) di profilare a scopo di profitto privato intere comunità scolastiche.
Considerato tutto ciò , i Docenti del Liceo Classico Statale “Vittorio Emanuele IIGaribaldi” di Napoli
CHIEDONO
-che a settembre la scuola riapra in sicurezza e in presenza, escludendo qualsiasi forma ibrida di attività scolastica (come prevedere metà classe in presenza e metà a distanza);
-investimenti significativi per garantire interventi urgenti per modifiche, anche provvisorie, alla struttura interna degli edifici scolastici, con reperimento di ulteriori spazi, con l'impiego immediato di ogni edificio idoneo e disponibile ad accogliere le classi in condizioni di sicurezza;
-che eventuali problemi di sicurezza siano affrontati anzitutto tramite una riduzione netta del numero di alunne e di alunni per classe, con un investimento straordinario e dovuto, dopo anni di tagli alla scuola. È pertanto necessaria una revisione dei criteri di formazione delle classi (DPR 81/2009 “Riforma Gelmini”), con una drastica riduzione del numero delle alunne e degli alunni, in ottemperanza alle norme di distanziamento previste dal decreto sulla sicurezza;
-che non vi sia aggravio di lavoro a carico dei docenti, come annunciato dalla Ministra Azzolina, mediante una rimodulazione dell'orario scolastico che prevedrebbe unità didattiche da 40 o 50 minuti, con conseguente recupero da parte delle lavoratrici e dei lavoratori. E’, pertanto necessario, l’aumento degli organici attraverso l’assunzione dei docenti e del personale ATA necessario, cominciando a stabilizzare le decine di migliaia di personale, che hanno consentito il funzionamento della scuola in questi anni;
-che l'utilizzo di tutte le risorse interne ed esterne alla scuola (ore di potenziamento, risorse legate al FIS, PON, finanziamenti di enti pubblici e soggetti privati) sia prioritariamente finalizzato, nell'arco dell'a.s. 2020/2021, a garantire il regolare svolgimento delle attività in presenza secondo i criteri di sicurezza.

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