PRECARIATO: I SOLITI ABUSI

sabato 6 giugno 2020

PRECARIATO: 
I SOLITI ABUSI

         I numerosi tagli alla scuola di quest’ultimi anni, la mancanza di indizione di concorsi pubblici e il fabbisogno crescente di docenti hanno generato un numero enorme di precari.
Si tratta di personale che da anni contribuisce, con impegno e competenza, a tenere in piedi il sistema di istruzione nazionale. Per il prossimo anno scolastico si prevede un record di incarichi a tempo determinato che andranno oltre le 200.000 unità. A settembre infatti, per il tanto auspicato rientro in classe, dovranno essere garantite le condizioni di distanziamento degli alunni negli spazi scolastici e ciò non farà altro che aumentare ulteriormente la richiesta di supplenti.
         Come se non bastasse, la situazione è resa ancora più complicata dalle decisioni prese da parte del Ministero di rinviare “al prossimo anno” le assunzioni dal concorso straordinario, dal quale sono stati oltretutto lasciati fuori i docenti con servizio esclusivo su sostegno. Il concorso straordinario è stato rimandato a data da destinarsi, la prova è stata modificata in corso d’opera: tutto ciò non farà altro che allungare ulteriormente i tempi, ritardando di fatto le immissioni in ruolo.
         Viene il sospetto che non ci sia la volontà reale di assumere, ma esclusivamente di ridurre i costi, poiché ancora una volta molti docenti vedranno allontanarsi la prospettiva della trasformazione del loro contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, nonostante garantiscano, ormai da numerosi anni, il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche.
         In risposta alle chiacchiere propagandistiche della Ministra, si sottolinea ancora una volta che le scuole a settembre saranno in grave carenza di organico, che questo sistema non garantisce la continuità didattica e non tutela i nostri studenti e le loro famiglie. Per evitare ciò sarebbe stato sufficiente indire un concorso per titoli e servizi: la domanda si sarebbe potuta presentare per via telematica, si stilava una graduatoria e ad agosto ci sarebbero stati tutti gli elementi certi per poter procedere all'assunzione, per una ripartenza a settembre maggiormente serena e stabile per docenti, ATA, genitori e studenti.
         Pertanto ribadiamo a gran voce che tutti i precari, a partire da quelli “storici”, hanno il diritto all’assunzione attraverso un canale parallelo per l'immissione in ruolo.
In cooperazione con le precarie e i precari della scuola supportiamo e supporteremo ogni forma di mobilitazione e di protesta volta a tutelare il loro diritto alla stabilizzazione.  

BASTA CON LO SFRUTTAMENTO DEI PRECARI
IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI
SU TUTTI I POSTI VACANTI E DISPONIBILI

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