Procedura trasparente per il bonus
Il
bonus premiale deve essere attribuito con procedura trasparente,
nominativi dei premiati e importi dei relativi bonus devono essere
pubblici: è questa in sintesi l’indicazione che emerge da una nota del
Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del
Consiglio dei Ministri datata il 19 ottobre 2017.
COSA DICE IL DIPARTIMENTO FP
A
darne notizia è il sindacato di base Cobas che riporta il caso di un
docente che si era rivolto al Dipartimento per la Funzione Pubblica dopo
aver richiesto invano al proprio dirigente scolastico “copia
delle schede individuali relative alla valutazione ai fini
dell’attribuzione del bonus di merito di ogni singolo docente che lo
precede in graduatoria e griglia di valutazione completa“.
Peraltro va anche detto che sulla questione esiste anche un pronunciamento del TAR Lazio di cui abbiamo già dato conto nei giorni scorsi.
Stando al comunicato Cobas il Dipartimento avrebbe “riconosciuto il diritto di ogni docente di accedere all’intera documentazione relativa all’assegnazione del bonus” in quanto “chi
richiede atti relativi a una procedura alla quale ha partecipato vanta
un interesse all’accesso de quo, previsto e tutelato dal combinato
disposto degli artt. 7 e 10 della legge 241/90“.
“Con questo chiaro e incontestabile pronunciamento – commenta il portavoce nazionale Cobas Piero Bernocchi – si dovrebbe, perciò, mettere fine alla grottesca procedura che ha finora caratterizzato, in quasi tutte le scuole e su suggerimento del MIUR, l’assegnazione del premio. La stragrande maggioranza dei dirigenti scolastici, infatti, non ha pubblicato né le graduatorie con le relative motivazioni, né, tanto meno, gli importi assegnati ai singoli premiati/e, presunti ‘migliori’ ”.
“Con questo chiaro e incontestabile pronunciamento – commenta il portavoce nazionale Cobas Piero Bernocchi – si dovrebbe, perciò, mettere fine alla grottesca procedura che ha finora caratterizzato, in quasi tutte le scuole e su suggerimento del MIUR, l’assegnazione del premio. La stragrande maggioranza dei dirigenti scolastici, infatti, non ha pubblicato né le graduatorie con le relative motivazioni, né, tanto meno, gli importi assegnati ai singoli premiati/e, presunti ‘migliori’ ”.
LA POSIZIONE COBAS
Bernocchi lamenta il fatto che nella quasi totalità dei casi i dirigenti scolastici “hanno
occultato motivazioni, cifre assegnate, criteri usati e lista dei
premiati; confermando, con questo atteggiamento, che il ‘bonus’ è una
delle peggiori norme della 107, perché serve soltanto a creare una
‘corte’ di fedelissimi/e del preside, un ‘cerchio magico
collaborazionista’ disposto a sostenere ogni arbitrio e ogni nefandezza
aziendalistica, punendo e discriminando coloro che non accettano le
brutture della 107 e il progressivo immiserimento materiale e culturale
della scuola-azienda”.
“Anche sull’onda di questo netto pronunciamento – conclude il portavoce nazionale Cobas – invitiamo tutti/e i/le docenti a farsi promotori di una grande ‘operazione trasparenza’ nelle scuole, esigendo dai presidi tutta la documentazione relativa al sedicente ‘merito’, per dimostrare, dati alla mano, quanto sia ignobile questo meccanismo, che, conseguentemente, deve essere abolito al più presto”.
“Anche sull’onda di questo netto pronunciamento – conclude il portavoce nazionale Cobas – invitiamo tutti/e i/le docenti a farsi promotori di una grande ‘operazione trasparenza’ nelle scuole, esigendo dai presidi tutta la documentazione relativa al sedicente ‘merito’, per dimostrare, dati alla mano, quanto sia ignobile questo meccanismo, che, conseguentemente, deve essere abolito al più presto”.